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Taormina (avv. Iaquinta): "Sentenza anti meridione. Report? Responsabilità oggettiva apre le porte al ricatto, sto con la Juve"

di Edoardo Siddi

L'avvocato di Vincenzo Iaquinta, Carlo Taormina, ai microfoni di Radio Crc ha commentato al sentenza che ha condannato l'ex attaccante della Juve ed è stato interrogato anche sulla questione inchiesta Report. 

SENTENZA -  "Vincenzo non è mai stato coinvolto in fatti come quelli oggetto del processo. Si trattava solo di una pistola lasciata nella sua abitazione e regolarmente denunziata. Quando lui era alla Juve il padre ha spostato questa pistola dall'abitazione di Vincenzo alla sua e voi sapete che si deve indicare dove si tiene l'arma e se il posto cambia. Questa è la colpa di Vincenzo, quindi il tribunale è stato pesante. Cosa ha fatto il padre? Niente, l'aveva solo messa in cassaforte. Vincenzo non ha mai preso parte ad associazioni a delinquere e la sua condanna è basata su questo episodio. Sto segnalando la stranezza di questa sentenza. Come mai gli Iaquinta sono coinvolti in processo per ‘ndrangheta? Vincenzo è stato coinvolto perché quando arrestarono il padre, trovarono questa pistola. Per quanto riguarda il padre le rappresento che la Corte di Cassazione annullò la sentenza per mancanza d’indizi. È una sentenza strana e anti-meridionalista".

JUVE E REPORT - "L'inchiesta di Report sulla Juve? Ne ho seguite tante come questa e sono storie di sempre. Francamente ritengo di poter spezzare una lancia a favore della Juve, perché questa è gente che quando agisce non guarda in faccia a nessuno.  Responsabilità oggettiva? Il ricatto è tutto lì. Siccome in Italia le responsabilità personali sono molto difficili da individuare, allora c’è questa cosa della responsabilità oggettiva che è qualcosa che ancora serpeggia e governa molto nelle discipline sportive specialmente nel calcio”.


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