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Solo panchina per De Ligt. L'ex Juve si rivolge allo psicologo: "Momenti duri, parlarne con qualcuno può aiutare"

di Redazione TuttoJuve

Intervenuto in conferenza stampa in vista della gara con l'Austria, il difensore dell'Olanda Matthijs de Ligt, sconfortato per essere finito in panchina nelle prime due gare dell'Europeo, ha rivelato di essersi rivolto ad uno psicologo per superare il momento di delusione: "Certi momenti possono essere duri. Parlarne con qualcuno può aiutare - ha detto ancora l'ex difensore della Juventus -, così magari ti senti più 'leggero' e puoi rimettere le energie sul campo, invece di perdere tempo con certi pensieri negativi. Così continuo ad allenarmi per migliorare me stesso. Con le cinque sostituzioni c'è modo di trovare spazio? Sì, puoi essere contento anche se fai la riserva ed entri - ha risposto - ma diciamo che senti meno certe sensazioni se la tua partecipazione è stata marginale, e anche una vittoria non ha lo stesso sapore".

Non è la prima volta che De Ligt si trova in questa situazione: anche durante i Mondiali in Qatar, dopo la prima partita da titolare, era stato messo fuori dall'allora ct Louis Van Gaal. "Eppure sentivo di essere in buona forma e infatti poi l'ho dimostrato nel Bayern - ha aggiunto il difensore -. Comunque durante la mia carriera nel calcio ho imparato - ha aggiunto - che l'inizio di una stagione o di un grande torneo sembra sempre bello, ma ciò che conta è la fine, vedere fin dove sei arrivato. Per questo ora sono relativamente calmo: ho la sensazione che nel corso di questo torneo qualcosa accadrà, e mi permetterà di dimostrare che sono ancora un giocatore importante".


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