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Serie A, possibile rivoluzione arbitrale con il Football Video Support

di Marta Salmoiraghi

Il futuro dell’arbitraggio in Serie A potrebbe vivere una svolta storica. Dopo le recenti polemiche legate agli episodi controversi e alla gestione del VAR, dall’AIA – secondo quanto riportato da Il Messaggero – emergono valutazioni concrete sull’introduzione del Football Video Support (FVS), un sistema destinato a cambiare profondamente il protocollo attuale.

Il sistema FVS: una revisione totale del protocollo VAR

Il Football Video Support non è un semplice VAR a chiamata, ma un’evoluzione strutturale del modello esistente. Attualmente sperimentato in Serie C e nella Serie A femminile, prevede l’introduzione di un quarto ufficiale addetto alla postazione video, situata a bordo campo. Il suo compito: accogliere l’arbitro quando arriva una richiesta di revisione da parte della panchina e far scorrere le immagini dell’episodio, senza suggerire decisioni, lasciando quindi la scelta finale completamente al direttore di gara.

Le “challenge”: due chiamate per ogni allenatore

L’aspetto più innovativo del FVS riguarda l’introduzione delle challenge, sul modello di sport come pallavolo e tennis. Ogni allenatore avrà due challenge a partita. Potrà richiederne l’utilizzo per episodi specifici: gol, rigori, espulsioni dirette o scambi di identità. Se la chiamata risulta fondata, la challenge non viene persa; in caso contrario, il tecnico la esaurisce.

Più trasparenza e meno polemiche

L’eventuale adozione del FVS in Serie A mira a coinvolgere maggiormente i club nel processo decisionale, riducendo margini d’errore e polemiche. L’obiettivo è rendere il sistema più partecipativo, trasparente e controllabile, affidando agli allenatori la possibilità di intervenire direttamente in caso di episodi dubbi. Se introdotto, il FVS potrebbe rappresentare una delle riforme più rilevanti nella storia recente dell’arbitraggio italiano.


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