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Sconcerti: "La dittatura della Juve ha impoverito il nostro calcio"

di Redazione TuttoJuve

Mario Sconcerti, editorialista del Corriere della Sera, si è espresso sul dominio della Juventus nella nostra Serie A ai microfoni di calciomercato.com. Ecco le sue parole:

Sconcerti, cosa sta succedendo al Napoli?
"Intanto l’Atalanta è una squadra che come gioco è la migliore in Italia, non è una sorpresa se ha vinto al San Paolo. È un Ajax appena appena più lento. Tu vedi la stessa precisione di passaggi, la stessa idea di ritmo. Cosa è successo al Napoli? Non ci pensa più, non ci crede più. Non ha individualità straordinarie che possano andare oltre le motivazioni. Ma qui va fatto un discorso più ampio".

Immagino: colpa della Juve che vince da otto anni di fila e toglie motivazioni alle altre.
"Guarda, io credo questo: la Juventus deve pretendere che le avversarie si rafforzino, perché altrimenti si impoverisce non solo il campionato, ma anche la Juventus stessa"

Prova a spiegarlo.
"Oggi non c’è nessuna squadra fuori dalla Juve che gioca per vincere il campionato. Il traguardo è andare in Champions. E questo inevitabilmente abbassa tutti i parametri. Se tu giochi da inseguitrice che non deve raggiungere la Juventus fai un mercato più morbido, ti alleni e corri in modo più blando. Sono otto anni che in Italia non c’è una squadra che ha l’obbligo di vincere. Pensa all’Inter: Spalletti che arriva terzo figura che ha fatto un grande campionato anche".

La Juve ha reso tutti più mediocri.
"Otto anni di dittatura della Juventus ci hanno impoveriti tutti. Ci siamo rassegnati tutti ad una superiorità che è netta. Superiorità di organizzazione, tecnica e di soldi. La Juventus ha demotivato tutti gli avversari. Poi la Juve a sua volta si è impoverita. La Juventus deve pretendere che le avversarie si rafforzino, perché altrimenti si impoverisce non solo il campionato, ma anche la Juventus stessa".

Che succederà il prossimo anno? La distanza si ridurrà?
"Io credo che la distanza tra la Juventus e le altre non si ridurrà. Non ci sono giocatori adatti a chiudere questo tipo di distanza. Il Milan e l’Inter i soldi li hanno, ma non ci sono giocatori". Facci un esempio.
"La Roma gioca con Cristante e Nzonzi in mezzo al campo. Dopo una partita vinta, tu pensi: è un buon centrocampo. Ed è vero. Poi però devi ammettere che loro sono due ottimi giocatori che anche gli altri hanno. L’Inter non è una squadra da scudetto, non lo è mai stata. E se riparte così non lo sarà nemmeno l’anno prossimo. Quando dico che mancano i giocatori penso a questo: è un giro di mercato che non alza il livello delle inseguitrici della Juventus". 

Napoli 67, Inter 61. Sei punti di differenza a cinque giornate dalla fine: i nerazzurri possono arrivare secondi?
"Parliamo di squadre imperfette, credo che i sei punti del Napoli siano una garanzia sufficiente".

 


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