Riforma della giustizia sportiva, la Commissione accelera: attesa per il verdetto Ue sul ricorso di Andrea Agnelli
Proseguono a ritmo sostenuto i lavori della Commissione per la riforma della giustizia sportiva, con l’intento di elaborare una proposta capace di migliorare l’attuale sistema di regolamentazione del settore. Coordinata dal presidente della Fise Marco Di Paola e composta da 12 esperti, la Commissione si sta concentrando su tre pilastri fondamentali: terzietà degli organi giudicanti, rapidità dei procedimenti e certezza delle sanzioni, con l’obiettivo di presentare le prime proposte all’inizio del nuovo anno.
Un elemento chiave nel percorso di riforma riguarda però la risposta della Corte Europea sul ricorso presentato da Andrea Agnelli, relativo alla competenza del TAR del Lazio nel valutare e riformare nel merito le sentenze della giustizia sportiva. L’Avvocato Generale comunicherà le proprie conclusioni il 18 dicembre, e la sentenza definitiva è attesa tra tre e sei mesi. Pur non essendo vincolante, il parere dell’Avvocato Generale spesso rappresenta un’indicazione decisiva per l’esito finale.
Come riporta l’ANSA, i membri della Commissione non parlano di una riforma totale, ma di modifiche significative volte a rendere la giustizia sportiva più trasparente, indipendente e imparziale, garantendo un sistema efficace per la risoluzione delle controversie interne al mondo dello sport.
La necessità di intervenire con urgenza è emersa anche da casi recenti, come quello di Paolo Tavian, presidente della Federazione Italiana Sport Paralimpici Invernali, attualmente al centro di un’indagine condotta dal procuratore federale Stefano Comellini.
Una volta completato il lavoro tecnico, le proposte della Commissione saranno valutate dal presidente del CONI Luciano Buonfiglio, insieme alla Giunta e al Consiglio del CONI, con l’obiettivo di dare il via alla riforma già nei primi mesi del 2026.