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Repubblica Torino - L’amaro destino di Totò bomber “terrone” in una Torino crudele. Cori allo stadio, scritte sui muri: razzismo anni ’60 per la stella di Italia ’90

di Redazione TuttoJuve

Su Repubblica Torino: L’amaro destino di Totò bomber “terrone” in una Torino crudele.Cori allo stadio, scritte sui muri: razzismo anni ’60 per la stella di Italia ’90 “Ero emarginato, dopo i pettegolezzi su mia moglie e Lentini dissi basta". Povero Totò Schillaci, trattato come un “terrone” degli anni Sessanta mentre il mondo stava cambiando, tre decadi abbondanti più tardi. Fu crudele, con lui, Torino.
Quando la mafia fece saltare in aria l’autostrada a Capaci, il Trap (che allenava la Juventus) andò da Schillaci e gli disse: «Bra- vi, avete ammazzato anche Falcone». Totò ci restò di sasso, e con il suo umorismo quasi sempre involontario e non di rado raffinato, rispose: «Mister, ma io ero con Baggio, può chiedere a lui». (..). Restò alla Juve fino al 1992, e nella seconda stagione segnò 11 gol prima di essere venduto al- l’Inter per 8 miliardi e mezzo. Una cessione forse non dovuta soltanto al rendimento deludente: «Quando mia moglie Rita ven- ne coinvolta in quella storia con Lentini, non bastava più “ruba le gomme” tutte le domeniche: anche cornuto». Davvero troppo.


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