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Renzi: "Situazione Juventus? Sono antijuventino viscerale, ma sono anche garantista. Mi fido della giustizia"

di Redazione Torino

Durante la diretta Twitch di Calciomercato.it su TvPlay il Senatore d’Italia Matteo Renzi ha parlato della situazione del calcio italiano

INTERCETTAZIONI SU CHIESA E KULUSEVSKI – “Anche questa è una cosa che, se fosse vera, è ingiusta anche se da tifosi ci è dispiaciuta la sua partenza”.

SITUAZIONE CALCIO – “Voi sapete che io non sono un amante della Juventus, ma non voglio nemmeno mettermi ad utilizzare delle vicende. Bisogna mettere una regola che le società non gestiscano la Lega Calcio come un condominio, perché si litiga dal mattino alla sera e non va bene, bisogna lavorare per un bene comune. Il concetto di fondo è che oggi noi non ci siamo più, c’è la Liga per Barcellona, Real e Atletico ogni tanto. Poi però c’è la Premier che è la meraviglia, non capisco perché l’Italia non possa diventare così”.

PROBLEMI DEL CALCIO ITALIANO – “Non voglio personalizzare perché poi sembra che ce l’abbia con qualcuno, ma finché c’è un modus operandi in cui non c’è l’attenzione all’apertura. Servirebbero dei grandi investimenti internazionali, ma devono esserci dei meccanismi su due lati: calcio giovanile, dilettantistico e grandi club”.

QUESTIONE STADI – “Ho fatto un emendamento la scorsa legislatura. Ricordo che una volta ero sindaco, si è rinviato Fiorentina-Milan perché i gradoni rischiavano di far cadere i tifosi. Bisogna eliminare il potere delle sovrintendenze, creare degli stadi di proprietà, anche più piccoli, merchandising a palla, spazio per vivere la storia dei club. Inoltre, mi è capitato di vedere alcuni capi di governo che sono grandi tifosi delle squadre italiane. L’emiro del Qatar è un tifosissimo della Lazio, perché ha vinto lo scudetto del 2000 e gli feci la maglietta della Lazio quando ero Premier. I grandi leader sono innamorati delle nostre squadre, ma se deve essere fatto con i soldi del PNRR sbaglia”.

QUESTIONE JUVE – “La verità è che io sono un antijuventino viscerale, ma sono anche un garantista e il processo si farà nelle sedi opportune. Ho l’impressione che potrebbe non limitarsi alla Juventus, quindi grande prudenza sotto questo punto di vista. Cerco di fidarmi sia della giustizia ordinaria che di quella sportiva”.