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Prof. Musumeci su Pogba: "Il testosterone aumenta di poco le prestazioni, è desueto nello sport"

di Alessandra Stefanelli

Intervistato da Gazzetta.it, il dottor Giuseppe Musumeci, direttore dell’unità di cardiologia dell’Ospedale Mauriziano di Torino, commenta così la notizia della positività di Paul Pogba al testosterone: "Perché usare il testosterone per un sportivo? È una domanda difficile a cui rispondere, perché potrebbe essere stato presente in farmaci presi dal soggetto che hanno portato a una contaminazione accidentale. In linea generale è un ormone che aumenta molto poco le prestazioni fisiche di uno sportivo di questo tipo (riferito a Pogba ndr), potrebbe magari aiutare nella creazione di massa muscolare, ma non è una sostanza dopante che modifica così tanto la performance”.

Da chi e come viene assunto?
“Il testosterone si assume principalmente per bocca, ma in generale qualsiasi modo. È un ormone indicato nei pazienti che hanno una bassa produzione causata dall’ipogonadismo, una patologia nella quale i testicoli e le ovaie non producono ormoni a sufficienza. Per quanto riguarda il suo utilizzo nello sport, è un metodo abbastanza desueto: se ne parlava davvero molto tempo fa. È una vecchia sostanza dopante che veniva usata principalmente dai culturisti per aumentare la massa muscolare, ma ormai si utilizza sempre di meno”.

Quali sono i rischi per la salute?
"Bisogna fare una distinzione tra chi ha un deficit di testosterone e chi non ne ha. È vero che riduce il cosiddetto colesterolo “buono”, ma non aumenta la pressione arteriosa, quindi quando usato per sopperire a una mancanza ormonale ed è indicato terapeuticamente non aumenta i rischi cardiovascolari. Altra cosa è invece l’abuso: se si hanno dei valori normali, si possono avere degli effetti importanti a livello metabolico, perché come detto prima agisce sul colesterolo buono. Inoltre, ha degli effetti tossici sui cardiomiociti, che tendono ad ipertrofizzarsi: si può sviluppare un’ipertrofia non fisiologica del muscolo cardiaco indotta dall’anabolizzante che aumenta la mortalità cardiovascolare. Inoltre, porta a un aumento dell’ematocrito e alza notevolmente anche il rischio di occlusione delle coronarie e di vasospasmo”.


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