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Pochesci: "Thiago Motta deve rischiare di più in avanti. Gravina eSpalletti dovevano dimettersi dopo l'Europeo. Soulé va aspettato"

di Redazione TuttoJuve

L'allenatore dell'Avezzano Sandro Pochesci ha rilasciato una lunga intervista a TvPlay. Le sue considerazioni:

“SOULE’ VA ASPETTATO” – “Quando giochi in certe piazze i giovani vanno aspettati. All’Olimpico ci sono 70 mila spettatori. A Roma c’è stato il 10 più importante del club, ci aspettiamo un giocatore che rispetti le aspettative. Soulé ha giocato al Frosinone e alla Juventus non ha giocato tanto. E’ da aspettare”

“FONSECA NON E’ DA GRANDE SQUADRA” – “Fonseca non è da grande squadra. Noi allenatori abbiamo certezze e viviamo di regole. Se cambiano i rigoristi, io il calciatore lo cambio subito dopo aver battuto il rigore. A meno che il rigorista non se la sente, allora è un altro discorso. Ma io nel Milan vedo che la squadra non rispetta il mister, perché manca la società. Fonseca è abbandonato dal club e i giocatori se ne accorgono. Per me il primo colpevole è Ibrahimovic, che non sa fare il suo mestiere. In campo è un numero 1, giocatore più forte al mondo. Ma come dirigente sta sbagliando tutto. Non mette regole e dovrebbe essere d’esempio. Se un personaggio come Ibra mi scegliesse, io mi confronterei sempre. Non mi faccio imporre decisioni, non mi faccio dire cose tecniche, sicuramente non può parlare di questioni di campo. Ho saputo che Ibra ha fatto riunioni senza allenatore. Mi dimetterei. Mi sono dimesso a Terni con un contratto di quattro anni perché un presidente voleva far giocare un calciatore”.

“LA PRIMA COSA CHE DICONO A COVERCIANO AGLI ALLENATORI E’ NON DIMETTERSI” – “L’allenatore deve avere le palle anche di dimettersi. A Coverciano la prima regola che dicono è che non bisogna dimettersi. Perché dimettersi secondo loro significa dare ragione alla società e non avere le palle, e poi si lasciano i soldi. Ma se vedo che ci sono persone che si prendono licenze che non possono prendersi, a me non sta bene. Ci sono allenatori che allenano e la loro metà dello stipendio vanno all’agente. Ho allenato anche a rendimento: se vinco mi paghi, altrimenti sto a casa”.

“SARRI DOVEVA ANDARE ALLA FIORENTINA. SI STAVA DIMETTENDO ALLA JUVE DA PRIMO IN CLASSIFICA“- “Sarri si stava dimettendo anche con la Juventus. Lui voleva andarsene da primo in classifica dopo aver parlato con i calciatori. Lui viene dal niente. E chi viene dal niente, non ha paura di niente. Non ha una squadra perché scomodo. Doveva andare alla Fiorentina. Se il suo entourage avesse fatto una chiamata, avrebbero preso lui. Firenze è una città importante. Se Sarri non avesse avuto quel carattere non avrebbe vinto. Oggi sta in fase calante, alla Lazio ha fallito. Il secondo posto? Sì, però noi ci ricordiamo sempre le ultime partite”.

“THIAGO MOTTA DEVE RISCHIARE DI PIU’ IN AVANTI” – “La Juventus ha stupito tutti. Thiago Motta deve rischiare qualcosa di più in avanti. Se lasci solo la punta con i tre centrali, difficile fare gol. Oggi il calcio è cambiato. Sono gli attaccanti che devono marcare i difensori. Oggi toccano più palla i difensori che i centrocampisti, stiamo tornando indietro. Io negli allenamenti proibisco di portare la palla dietro, voglio verticalità. E’ una vergogna”.

“DIFFICILE TROVARE ALLENATORI COME MOURINHO” – “Con Mourinho alla Roma non abbiamo visto il calcio, ma ha riportato una squadra a due finali. Ha ottenuto il massimo dai calciatori. E oggi è difficile trovare allenatori così”.

“GRAVINA E SPALLETTI DOVEVANO DIMETTERSI DOPO L’EUROPEO” – “Spalletti doveva dimettersi dopo l’Europeo? Prima di Spalletti, doveva dimettersi Gravina. Come doveva dimettersi Mancini dopo il fallimento della mancata qualificazione ai Mondiali. E sto parlando di due persone che conosco bene. Ma quando si fallisce un obiettivo, bisogna mettersi da parte. Esistono allenatori che gestiscono e che allenano. Spalletti sta allenando le piccole squadre. Sono due anni che non andiamo al Mondiale. La Nazionale è una grande squadra?”.

“LA NAZIONALE NON HA PIU’ UN CENTRAVANTI, MANCA IL 10. QUELLA MAGLIA SULLE SPALLE DI PELLEGRINI NON SI PUO’ VEDERE“- “Mi piace come si sia trasformato Spalletti. Oggi si vede una situazione tattica con un quinto che passa dall’altro quinto e fa gol. Sta ricostruendo la Nazionale. Non abbiamo più centravanti, non abbiamo più il difensore alla Chiellini o Baresi. Abbiamo un grande portiere. Sta costruendo un grande centrocampista. Lui farà crescere molto Ricci, ha tempi giusti per valorizzare quel ruolo. Manca il 10, ma non c’è nessuno in Italia. Non è Pellegrini il mio 10. Non posso vedere quella maglia della Nazionale alle spalle di Pellegrini. Meglio non darla a nessuno”.

“IL CALCIO STA DIVENTANDO PER RICCHI” – “Stiamo perdendo tifosi, giovani. Non c’è passione, questo lo pagheremo tra vent’anni. Il calcio sta diventando per ricchi”.


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