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Paolo Baldini (Corsera): "Tutti romanisti: i vizi dei guru del commento"

di Redazione TuttoJuve

Il giornalista del Corriere della Sera, Paolo Baldini, si sofferma sui  "i guru del commento italiano", attraverso le pagine di Corriere.it. Ecco le sue parole:

Non è un calcolo sbagliato sostenere che la Roma sia la candidata più attrezzata nella corsa allo scudetto. E’ un calcolo facile. La squadra era già forte. Con un mercato mirato, intelligente sembra aver colmato le lacune che nella scorsa stagione ne hanno frenato la volata. Le concorrenti paiono tutte più deboli. Risulterà più debole anche la Juve se cederà in extremis Vidal e non riuscirà ad arrivare al frutto proibito Falcao. E tuttavia spesso nei percorsi del calcio, e non solo, si creano magic moments dove tutto assume un aspetto positivo e gli errori scompaiono. Non sono più errori, ma stategie. Non è quindi una valutazione sbagliata sostenere che i guru del commento italiano paiono posseduti da una febbre giallorossa che trasforma in oro tutto quel che cola da Trigoria e spazza via i sassolini sul percorso della Magggica. Almeno da quando la dirigenza è americana, la Roma piace, fa simpatia, è glamour, a volte sembra una squadra straniera piovuta nel nostro campionato. Calma e gesso. E verifichiamo con cura. Walter Sabatini, premiata ditta Intuizioni & Plusvalenze, è indubbiamente un fior di manager sportivo. E gli affari Marquinhos e Lamela, in passato, sono garanzie di lungimiranza. Ma siamo sicuri, ad esempio, che la cessione di Benatia, al di là del sicuro ritorno economico, sarà un successo anche tecnico? Benatia è stato acquistato dall’Udinese per 13,5 milioni e rivenduto al Bayern per 26, bonus esclusi. Lontano dai 61 chiesti in primavera, ma insomma una discreta sommetta. Però Benatia era il perno della difesa: il greco Manolas (con Astori) assicurerà gli stessi equilibri?

Gli opinionisti ragionano sul certissimo, e si lasciano trascinare da entusiasmi spesso irrazionali, figli del “saliamo tutti sul carro del (presunto) vincitore”. Tutto è nelle mani di Garcia, a cui spetta il duro compito di confermare passo dopo passo  l’ottimo lavoro dello scorso anno. Iturbe, costato peraltro trenta-milioni-trenta,  servirà a raddrizzare il tavolo zoppo dell’attacco, che pendeva dalla parte di Gervinho. Resta il valore aggiunto Totti, resta un centrocampo che con il recupero di Strootman è formidabile. Ma ora, allo start della nuova stagione, il dubbio è legittimo: è tutt’oro quel che luccica?


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