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Ori a RBN: "Agnelli, solo tra qualche anno capiremo la grandezza di questa epoca. Del Piero..."

di Rosa Doro

Intervenuto ai microfoni di Radio BiancoNera, Nino Ori ha parlato della fine dell'era Agnelli: "Agnelli? Mi auguro che nel tempo non mi manchi nulla di lui, spero che i successori facciano meglio ma non sarà facile. Prese la Juve nel maggio 2010 e sappiamo che squadra e società era. Dopo 12 anni c'è uno stadio che funziona, la nuova sede ma anche il JMedical e tanto altro. E poi il campo dice che ci sono stati 19 trofei con la prima squadra, 10 con la Juve Women in 5 anni, un trofeo anche con la Next Gen. In 12 anni quindi 30 trofei portati a casa e una dozzina di secondi posti. Cominceremo tra qualche anno di cosa è stata questa epoca. Il primo vero grande vantaggio che ha portato è quello di riportare la juventinità, che oggi vedo persa per strada da molti tifosi".

Poi ha parlato dei possibili inserimenti in futuro tra i quadri societari: "Platini e Del Piero in società? Non so quali siano i nomi giusti. 12 anni fa era giusto quello di Nedved? Non so. Nel 2006 tra i primi giocatori che decise di rimanere fu proprio lui. Ma il fatto che uno sia stato bravissimo in campo non vuol dire che sia automaticamente bravissimo dietro a una scrivania. Non so se sia fondamentale avere in dirigenza un grande ex. Zanetti nello Scudetto dell'Inter di Conte non ha inciso nulla ad esempio".