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Nesti: "Juve, contano i vertici prima ancora di allenatore e giocatori"

di Giuseppe Giannone

Sui propri canali ufficiali, il collega Carlo Nesti si addentra nella crisi che sta attraversando la Juventus, sconfitta anche ieri sera in campionato dalla Lazio all'Olimpico: "

Prima della partita, avevo scritto...

Esprimo un parere personale, figlio della mia video-considerazione di qualche giorno fa, quando ho sottolineato l'abisso esistente, ormai, fra l'idea utilitaristica di John Elkann di una Juve come "azienda di famiglia", e quella passionale di Gianni e Umberto Agnelli di una Juve come "gioiello di famiglia".

John Elkann, nonostante circa 1 miliardo di Euro spesi, ma messi nelle mani sbagliate (la colpa cancella il merito), o continua a ri-capitalizzare, facendosi da parte, e scegliendo un Presidente Esecutivo di estrazione calcistica (Del Piero, dopo il "no" di Platini), e non burocratica, oppure è destinato a lottare per traguardi solo nazionali, e non internazionali.

Ardoino (Tether) ha una forza economica, che è 3 volte quella di Exor, e ha grandi ambizioni sportive. Ben venga, ma conosciamolo meglio.

Andrea Agnelli potrebbe acquistare la Juve, con un forte partner, e John Elkann consenziente, ma ridimensionato. Ben venga, ma pensi solo più alla Juve, senza nuovi euro-voli pindarici.

Preferirei evitare le soluzioni arabe o americane (ennesimo Fondo di Investimento)".