.

Nesti: "Cos'è lo spettacolo nel calcio. Juve e Milan, tanti solisti ma non una squadra"

di Marco Spadavecchia
Foto

Nel suo editoriale per TuttomercatowebCarlo Nesti si occupa del termine spettacolo nel mondo del calcio, considerando anche la sfida tra Inter e Barcellona vinta dai nerazzurri a San Siro. "Esiste un tema, dibattuto, ormai, da generazioni di sportivi, e attualizzato dalla sfida fra Inter e Barcellona – si legge –. Per me, il termine spettacolo, nel calcio, ha due significati. In senso collettivo significa efficacia, e cioè giocare in modo tale da costruire il maggior numero di palle-gol, finalizzandole, e in modo tale da subire il minor numero di palle-gol, con conseguenti segnature. Questo è ciò, che conta: l'equilibrio. L'efficacia, di cui sto parlando, la puoi raggiungere o con il gioco offensivo (Barcellona), cioè occupare la metacampo avversaria, con il rischio di scoprirsi, o con il gioco difensivo (Inter), cioè presidiare la propria metacampo, e agire con le ripartenze (contropiede). Non c'è una strada migliore dell'altra. Se esiste una parità, fra queste due forze, il temperamento e il fisico fanno la differenza (i gol, decisivi, di Acerbi e Frattesi). In senso individuale, invece, spettacolo significa, soprattutto, estetica, e cioè le grandi giocate dei singol che ti restano nella memoria (Yamal). Però, con tanti solisti, non potrai mai formare una squadra – ha aggiunto il giornalista – vedi il Real dei Galacticos, il Psg delle stelle, e aggiungo anche la Juventus e il Milan di questa stagione. Chi ha orecchie per intendere, intenda".


Altre notizie
PUBBLICITÀ