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Napoli-Juventus, parla l’attore Salvatore Esposito: «In 100 anni quasi mai favoriti, ma stavolta si. Spalletti lo applaudirei»

di Redazione TuttoJuve

Napoli-Juventus, parla l’attore Salvatore Esposito: «In 100 anni quasi mai favoriti, ma stavolta sì»

Quando si parla di Napoli-Juventus, anche Salvatore Esposito – volto noto del cinema e tifoso azzurro – mette da parte il lavoro e si concede una pausa per raccontare emozioni, ricordi e aspettative sulla sfida più sentita dei tifosi partenopei. La definisce a Gazzetta «la madre di tutte le partite», un appuntamento che va oltre il semplice calcio.

La vittoria dell’anno scorso e lo scudetto: «Capì che ce l’avremmo fatta. La vittoria dell’anno scorso è stata decisiva nella corsa allo scudetto. In quella giornata ho capito che il Napoli aveva la forza per arrivare fino in fondo. Una vera dimostrazione di potenza», racconta l’attore.

«Napoli-Juve? In quasi cento anni quasi mai favoriti. Ma stavolta sì? Nella nostra storia quasi centenaria, quante volte il Napoli è partito favorito contro una Juventus che ha vinto una trentina di scudetti? Pochissime. Eppure oggi credo che i pronostici siano dalla nostra parte, per la qualità dell’organico, in campo e in panchina».

Infortuni e difficoltà: «Situazione assurda, ogni settimana perdiamo un pezzo»

Il tema degli infortuni non può essere ignorato. «Spero sia una bella partita e che non ci siano ulteriori infortuni. La situazione sta diventando assurda: non so se dipenda da preparazione, clima, usura o sfortuna, ma ogni settimana perdiamo un giocatore».

Il ritorno di Spalletti: «Io lo applaudirei». «Spalletti va applaudito. Ha un grande merito nello scudetto e non è andato via da traditore. Le scelte professionali vanno rispettate: a lui dobbiamo riconoscenza».

Strategia della vigilia: «La Juve vola a Napoli il giorno stesso? Scelta spallettiana». «È una scelta molto “spallettiana”. Se fossero arrivati sabato sera, forse avrebbero dormito poco. E poi i voli possono avere ritardi, piccoli dettagli che incidono. Io ci credo. Se recuperiamo qualche infortunato nel breve, supereremo l’emergenza. E i giovani come Vergara e Ambrosino possono darci una mano».


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