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Mondonico: "Buffon come Baresi. Storie di fair-play tradito"

di Marco Ferraro

Emiliano Mondonico è tornato a scrivere, dalle pagine del sito del Corriere della Sera, corriere.it, sull'episodio Buffon-Muntari, paragonandolo ad un altro episodio avvenuto ventidue anni fa che vedeva come protagonista Franco Baresi: "Vi sono momenti che possono far diventare un uomo una leggenda, una storia da tramandare. Momenti che vivranno per sempre, passando dalla realtà alla fantasia e ampliandosi a tal punto che anche le sfumature, anche gl'interpreti secondari potranno dire «io c'ero». Non sempre questi attimi vengono colti dagli interpreti principali, e ciò li renderà semplicemente i migliori del momento e non i migliori di sempre. Anno 1990. Partita che vale l'accesso in semifinale di Coppa Italia: Atalanta-Milan. Minuto 87, 1-0 per noi. I rossoneri stanno attaccando a tutta. Borgonovo subisce un duro colpo, la palla arriva a a Stromberg che la stoppa, vede l'avversario a terra e mette in fallo laterale. Medico e massaggiatore del Milan sono a bordo campo, pronti a entrare. Ma Borgonovo si rialza, il colpo subìto non pare di grave identità. Massaro, dalla rimessa laterale, passa a Rijkaard. I miei giocatori sono fermi a aspettare la riconsegna del pallone. Non perché previsto del regolamento, ma per quel fair-play che tutti sul campo devono dimostrare: una regola non scritta ma da tutti rispettata. Ma Rijkaard butta la palla in mezzo all'area, Borgonovo la stoppa e fila verso la porta dell'Atalanta. Incredulo Barcella lo affronta, lo stende e l'arbitro fischia il rigore. Tutto lo stadio prima ammutolisce, poi esplode in tutta la sua rabbia. Anche in campo è una bolgia, gli atalantini attaccano quelli del Milan, volano parole irrepetibili, la situazione si fa incandescente. Franco Baresi prende il pallone in mano, lo mette sul dischetto, un gran silenzio cala sullo stadio. Tutti gli occhi fissano, lui guarda il pallone, prende la rincorsa e... Baresi in quel Milan era uno dei due centrali di difesa, sicuramente uno dei migliori difensori al mondo in quel momento. Atalanta-Milan 1-1, il Milan passa il turno. Il professionismo ha vinto, il calcio ha perso l'attimo per trionfare. Sabato scorso. Ventesimo circa del primo tempo a S.Siro. Partita Milan-Juventus. Le prime due in classifica si stanno affrontando a viso aperto. Il padroni di casa stanno conducendo 1-0 e stanno mettendo in grande difficoltà la Juve, la diretta concorrente per la corsa al titolo. Buffon interviene in due o tre mischie davanti a lui, i bianconeri non riescono a uscire dal pressing rossonero. Sono in grande difficoltà. Parte un tiro, Buffon devia, colpo di testa di Mexes, prodezza del numero uno bianconero, infine arriva Muntari che la mette in porta. Gol. Ma Buffon ha la palla in mano, e in tutta furia rilancia verso i suoi compagni di squadra. Sul campo le proteste non hanno neppure il tempo per scatenarsi. Le telecamere da vari settori dello stadio dimostrano che la palla è entrata di 30 cm, ma la partita continua. Alla fine la Juventus pareggia. Milan-Juventus 1-1. Il professionismo ha vinto, il calcio ancora una volta ha perso l'attimo per trionfare. Immaginate Baresi, sul dischetto del rigore, chiedere scusa e calciare la palla tra le mani del portiere. Immaginate Buffon che, resosi conto che la palla era entrata, in mezzo alle proteste alza il braccio e dice all'arbitro che quello era gol. Baresi e Buffon, due grandi giocatori che hanno avuto la possibilità per cogliere l'attimo, non solo per diventare i migliori. Ma immortali".


 


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