Moggi: "Inter e Napoli per lo scudetto. Kean spauracchio per ogni difesa"
Nel suo editoriale su Libero, l'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi ha commentato l'andamento del campionato di serie A dopo l'ultima giornata, archiviato il pareggio fra Inter e Napoli nello scontro al vertice. "Emozioni a S.Siro, dove si sono esibite le squadre che probabilmente alla fine si contenderanno lo scudetto - ha scritto Moggi - . Hanno dato vita ad una gara incerta fino alla fine, poteva vincere l'Inter perché Calhanoglu ha sbagliato il rigore che avrebbe portato in vantaggio la sua squadra, poteva vincere il Napoli se Simeone non avesse fallito per un soffio il 2-1, a pochi spiccioli dalla fine. Non è mancato niente insomma che non potesse emozionare gli spettatori, giro palla velocissimo, continui ribaltamenti di fronte, aggressione e riaggressione sulla palla, rigore mancato, pali, scontri tra i contendenti e grande gol (Calhanoglu). E non sono mancate neppure le polemiche di Conte sul Var che aveva convalidato il rigore fallito poi da Calhanoglu. Il Napoli ha riconquistato la vetta, con il carattere di chi, dopo aver subito il 3-0 casalingo dall'Atalanta, aveva voglia di dimostrare che quel risultato deve essere considerato un incidente di percorso. Per questo tutti hanno dato il meglio di se stessi per contenere i nerazzurri, che è poi quello che ha predicato Conte per l’intera settimana" ha spiegato l'ex dirigente su Inter-Napoli. E sulla squadra di Motta: "La Juventus vince nettamente il derby con il Toro (2-0) presentando un Cambiaso migliore in campo - l'analisi di Moggi -, che in una delle sue accelerazioni rompe il fragile equilibrio dei granata e mette in condizioni Weah, diventato ormai un bomber, di appoggiare in rete una palla nata da una sua incursione e non trattenuta dal portiere torinista. Bene anche Yildiz autore del 2-0, male Vlahovic (...) la Fiorentina di Palladino che batteva 3-1 il Verona aggregandosi al gruppetto di testa, con un Kean che faceva la tripletta, migliore in campo, diventato ormai uno spauracchio per qualsiasi difesa, cresciuto a dismisura sotto le cure del bravo mister fiorentino. E così il capolavoro continua. Infine l’Atalanta che batte 2-1 al Gewiss Stadium l’Udinese, che fa meno impressione delle altre che l’apparigliano a 25 punti, perché il suo mister Gasperini ci ha ormai abituato a vederlo vincere e frequentare gli alti piani della classifica. Il suo binomio con Percassi è ormai inscindibile, saper coniugare bene la pratica sportiva con quella economica è la loro arte".