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Milan - Pioli: "Allegri e Spalletti sono due toscani ai quali piace darsela l'uno contro l'altro. In questo momento il Napoli è favorito, mi godrò la partita da esterno"

di Redazione Torino

Il tecnico del Milan, Stefano Pioli ha parlato alla vigilia della gara contro il Lecce. Di seguito, la conferenza ripresa da TMW.

Tra Allegri e Spalletti chi è il favorito?
"Sono due toscani ai quali piace molto darsela contro l'uno con l'altro. L'uno dice che è favorito l'altro. In questo momento è chiaro che sia favorito il Napoli: 7 punti sono tanti, ma non decisivi. Mi godrò la partita: da una parte c'è la brillantezza del Napoli e dall'altra la concretezza della Juve".

he cosa ha letto negli occhi dei suoi giocatori?
"Facile: determinazione e volontà. Sappiamo che nelle ultime due gare non siamo riusciti a raggiungere i risultati che stavamo controllando, ed è chiaro che dobbiamo fare tutti qualcosina in più, qualcosa di meglio".

Quanto è importante recuperare gli assenti?
"Il gruppo è forte quando è completo. Giocatori come Zlatan, Simon e Florenzi sono forti anche per la leadership e la credibilità che hanno. Origi e Kjaer ci sono per domani, Rebic viene con noi perché potrebbe aggregarsi da domenica con la squadra. Gli altri spero a breve".

Da cosa nasce il post Torino a Milanello?
"Da una mia esigenza, faccio fatica ad aspettare il giorno dopo quando c'è qualcosa che non va. Ho preferito parlare subito con i miei per spiegare cosa fare meglio e per far riposare bene tutti. Con la Roma avevamo giocato bene, col Torino una partita giusta fino al 70esimo. Non è una questione di seconde linee, ma di attenzione e volontà".

Da dove si riparte?
"Non mi piace parlare delle partite scorse. Col Torino abbiamo fatto 36 tiri, ma solamente 8 nello specchio; ci è mancata lucidità, tirando da posizioni da cui è impossibile segnare. Siamo stati troppo frenetici, punto. Sono cose che abbiamo imparato e che dobbiamo fare meglio. La trasferta parte oggi e durerà una settimana tra Lecce e Ryad".

Il Milan tra Lecce e Ryad si gioca già una fetta importante della stagione?
"È abbastanza normale che ci sia un occhio più critico nei nostri confronti perché abbiamo vinto lo Scudetto con un ottimo calcio e quando questo viene meno si punta un po' il più dito, ma è quello che vogliamo anche noi... Le critiche ci stanno perché non abbiamo portato a casa i risultati che dovevamo portare a casa. La stagione è lunga, il campionato non finirà neanche stasera. Non dimentichiamoci come abbiamo vinto lo Scudetto. La Supercoppa è un obiettivo immediato, quello sì".

Cosa ha appeso a Milanello quest'anno?
"I grandi obiettivi si raggiungono attraverso i piccoli passaggi. Abbiamo messo, dopo la Roma, la classifica del girone d'andata dell'anno scorso".


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