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Massimo Mauro: "Quanto è difficile il ruolo del commentatore tv"

di Alessandro Vignati

Nella sua rubrica su Repubblica.it "Visti dall'ala", l'ex esterno della Juventus Massimo Mauro ha parlato dei bianconeri. Il punto sul campionato. Analisi: "Vorrei tornare sulla lite tra Allegri e Adani dopo la gara tra Inter e Juventus. Questo perché anche io, nella mia veste di commentatore televisivo, ho commesso degli errori. Ho avuto un maestro, grande persona e professionista, come Massimo Corcione (che purtroppo ora non è più a Sky Sport, ma ne è stato direttore). Negli anni lui mi ha insegnato che l'opinionista, soprattutto se ex calciatore, ha una grande credibilità che non va smarrita parlando. Anche perché non è detto che chi abbia giocato, sappia parlare di calcio in tv. La regola basilare è dire ciò che pensi, ma senza esagerare. Chi sta su di giri è colui che ha appena finito l'evento e non i signori che, come me, che hanno passato gli ultimi 15 anni a vedere partite in televisione. Bisogna essere capaci di dire quello che si pensa, magari anche con una vena polemica, ma poi fermarsi: perché l'evento e i protagonisti dell'evento sono le cose più importanti per i telespettatori. Sollecitare l'interlocutore sulla partita è giusto, senza però trascendere mai nello scontro da bar. Allegri e Adani  sono intelligenti e sono sicuro che rivedendosi in quei due minuti si vergogneranno. Quando il microfono va al protagonista, se il commentatore è stato bravo nel sottolineare gli aspetti della partita, non c'è più bisogno di saltare sopra le sue parole. Il rispetto per chi è stato in campo è doveroso, si sceglie un commentatore che ha giocato proprio per questo. La famosa frase 'quel gol lo avrei fatto anche io' è una delle puttanate più grosse che un appassionato possa dire, perché non è mai stato in campo a quelle velocità. Una palla semplice può diventare difficile per una frazione di secondo, e qui sta la spiegazione sul fatto che i dilettanti sono milioni e milioni e i professionisti sono pochi. Nello specifico della lite Adani-Allegri, la frase 'zitto tu lo dici a tuo fratello' con quel tono non la ricordavo fa anni. Solo al processo del lunedì di Biscardi (con tutto il rispetto per memoria del conduttore) eravamo arrivati a questi livelli. Perché il commentatore che diventa più importante dell'evento e dei protagonisti fa un errore madornale e danneggia la comprensione del gioco più bello del mondo".


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