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Marocchino: "Juve sonnolenta, ma così stronca gli avversari. Una volta rischiai una trasferta a Verona per colpa della sveglia"

di Alessandro Vignati

Intervistato da Raisport, l'ex ala della Juventus Domenico Marocchino ha parlato dei bianconeri. E non solo: "Higuain ha sbagliato il gesto tecnico e non sarebbe andato verso la porta, non c’è ammonizione a mio avviso su Benatia. La Juventus ha un gioco sonnolento, fa tanti passaggi, ma risolve le partite. Stanca i giocatori, è come giocare a tennis ti stanca alla lunga e ti colpisce. Non trovano contromisure, la difesa è inattaccabile. La mente della Juventus è Pjanic, spesso si allargano e reimposta, non viene mai marcato a uomo. L’unico avversario della Juve sono i cali di concentrazione che ogni tanto ha. Juve? Una volta persi il pullman per una trasferta a Verona per colpa della sveglia. Andai allo stadio, il custode mi disse di raggiungere in auto la squadra. Li raggiunsi verso Cremona, suonai il clacson con Prandelli e Tardelli che mi prendevano in giro sulla multa che avrei preso. Trapattoni mi disse di fumare di meno, è una città con traffico ma uscivo la notte per respirare meglio. Ci fu un momento di acredine tra Juve e Rai, Boniperti mi mandò alla Domenica Sportiva convinto che avrei trovato la soluzione per tutto, sempre molto simpatico il presidente. Ronaldo? Tecnicamente la nostra generazione era più forte. C’erano le marcature a uomo, dovevi liberarti in qualche modo. Conoscevamo alla perfezione le nostre caratteristiche. C’era molta empatia e umanità, ora c’è più cinema. Ci sono conferenze stampe, all’epoca i giornalisti venivano negli spogliatoi addirittura dopo la doccia".


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