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Marchetti senza peli sulla lingua: "Allegri parla sempre di categorie, ma la crescita dei suoi giocatori non c'è"

di Niccolò Anfosso

Luca Marchetti, giornalista di Sky Sport, è intervenuto a TMW Radio per parlare della giornata di Serie A appena conclusa e delle ultime mosse di mercato. Queste le sue parole:

Una brutta Juventus quella di ieri a Marassi, come giudichi la prestazione della Juve di Allegri?

"Avrebbe potuto coprire la prestazione con un risultato positivo, un paio di occasioni importanti le avute ma ha fatto troppo poco. È inutile girarci intorno, Allegri non fa dello sviluppo del gioco il suo mantra. Lo ha ribadito anche ieri sera, ha sempre detto che le grandi partite le fanno i grandi giocatori ed esistono le categorie. Per lui questo processo di crescita della Juventus non c’è ancora stato nei giocatori. Alle volte grazie allo sviluppo della manovra si possono coprire alcuni difetti, ma Allegri non ha questo approccio. Lui gioca sui difetti dell’avversario, spesso questa strategia è stata vincente. Ci sono però due cose da sottolineare: la prima è che questa Juve era maledettamente simile a quella dello scorso anno, c’erano gli stessi uomini e con questi uomini si gioca come lo scorso anno. Non c’erano Di Maria e Pogba, non è arrivato Paredes e l’alternativa a Vlahovic ancora non c’è".

Il Times parla di possibili sanzioni per Juve, Inter e Roma per il Fair Play Finanziario. Cosa può succedere?

"Non credo che questo sia una novità, Roma e Inter stavano già parlando con la UEFA per rientrare nel Fair Play Finanziario, il vecchio Settlement Agreement. Dovrebbe essere una cosa simile, probabilmente legata alle liste per l’Europa. In questi ultimi due anni non c’è stato il Fair Play Finanziario, ma adesso è diventato più oggettivo. Comunque non dovrebbero esserci sanzioni troppo gravi".

Novità sul mercato della Juve?

"Arthur è fuori dal progetto tecnico ed è chiaro, non sorprende la sua esclusione e il nazionale brasiliano ormai è l’ultimo nelle rotazioni. L’attaccante arriverà, bisognerà vedere chi però. Ci sarà l’ennesimo confronto tra staff tecnico e società per definire le strategie, le due opzioni sono Depay e Milik, entrambe ormai definite. La Juve sa quanto deve spendere sia per uno che per l’altro, la differenza è la modalità dell’operazione perché Milik va acquistato in prestito con obbligo, anche se ha un ingaggio più basso rispetto a Depay, che però potrà usufruire del decreto crescita. Potrebbe costare di più Depay al lordo, ma tecnicamente l’olandese potrebbe dare più alla Juve. Questa valutazione non potrà essere fatta senza contare la situazione economica".

Wijnaldum verrà sostituito sul mercato?

"È impossibile non sostituirlo, specialmente dopo l’infortunio di Zaniolo. Ieri infatti è entrato El Shaarawy, che ha fatto benissimo ma non è un trequartista. Ti costringe a tenere dietro Pellegrini, che fa benissimo anche da centrocampista ma avanzato è devastante. Alle spalle però ci sono solo Darboe e Bove. Con l’infortunio di Wijnaldum la Roma blinda Zaniolo, non lo venderà neanche davanti a un’offerta enorme. Ha avuto comunque poche offerte, solo scambi sia dalla Juve che dal Tottenham. La Roma vuole rinnovare e cercare di essere più forti insieme. Le soluzioni in più con Wijnaldum e Zaniolo erano un vantaggio, permettevano alla Roma di essere competitiva anche con i cambi. Questo costringe la Roma a trovare un centrocampista di livello internazionale, e ad oggi nonostante Mourinho non abbia voluto scegliere la priorità è il centrocampista. Un attaccante ce l’ha la Roma, come Shomurodov e Felix, a centrocampo mancano proprio gli uomini. Belotti aspetterà la Roma, ha entusiasmo e vuole assolutamente giocare nella Roma".


Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Alessandro Santarelli
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