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Lorenzetti (Corsera): "La 'carta' Ronaldo rappresenta per la procura uno degli elementi a sostegno della tesi che riguarda la seconda manovra stipendi"

di Martino Cozzi

Simona Lorenzetti, giornalista del Corriere della Sera, è intervenuta alla tv di calciomercato.it per parlare della famosa "carta" Ronaldo: "Questa carta rappresenta per la procura uno degli elementi a sostegno della tesi che riguarda la seconda manovra stipendi. Sarebbe questa denuncia fittizia delle mensilità 2019/20 sia in questo caso 2020/21. Dal punto di vista della procura questo debito nei confronti di Ronaldo non è stato inserito a bilancio ed avrebbe portato al falso. Questa carta tecnicamente non dovrebbe esistere come ci raccontano le intercettazioni raccolte dalla guardia di finanza. La carta è firmata solo da Paratici, non è firmata da Ronaldo, tutte le altre voci sono speculazioni”.

Se stanno collaborando? Ci sono stati dei contatti, lo dimostra il fatto stesso che per ben due volte gli avvocati di Ronaldo hanno richiesto gli accessi agli atti, ottenendo l’ok nel secondo caso. Un contatto c’è stato e non escludiamo che ci sia ancora. Hanno gli atti relativi alla parte che riguarda il calciatore, sulle prossime mosse credo che stiano studiando cosa fare. La carta non è firmata da Ronaldo e questo lo metterebbe al riparo da eventuali contestazioni disciplinari, ma non rende comunque minore il valore della carta”.

Sulla procura: “La procura sul punto è sempre stata molto abbottonata e lo è ancora adesso. Sappiamo che la procura sta continuando a fare delle indagini integrative, sono state sentite delle persone nei giorni scorsi che non hanno a che fare strettamente con Ronaldo. Da qui all’udienza preliminare del 27 marzo quali possano essere le novità è complicato capirlo in questa fase”.

I legali di Ronaldo: “Gli avvocati di Ronaldo dicono di aver visto ora la carta dopo aver ottenuto l’accesso agli atti, dunque di non avere materialmente i documenti. Il fatto che quelle carte siano state redatte nello stesso giorno, fa sì che questo debito viene reso incondizionato”.

La Juventus: “La Juve esattamente come gli avvocati di Ronaldo non sta parlando molto in questo momento. Sul piano giornalistico hanno affidato la difesa a dei comunicati in cui rivendicano la correttezza del loro operato. Se dovesse essere riconosciuto il valore della carta, sarebbero altri 20 milioni da ‘buttare’ dentro il bilancio, che è già in sofferenza”.