LIVE TJ - MAROTTA: "Mercato logorante, dimostrato di essere modello vincente. Juve difficilmente migliorabile. Obiettivo lottare per tutte le competizioni"

Il Direttore generale della Juventus, Giuseppe Marotta, presente a Villar Perosa per la classica amichevole in famiglia tra Juventus A e B, ha parlato ai microfoni di JTV. "E' un mercato logorante, in generale. Come da più parti è emerso, c'è voglia di stringere questo calvario. Esigenze? Ci sono ancora quindici giorni, può succedere di tutto. Noi siamo tranquilli e consapevoli di avere una rosa competitiva per le manifestazioni a cui parteciperemo. In questi quindici giorni vediamo che può succedere ma niente di stravolgente. L'unico ruolo certo? Il portiere, siamo contenti di chi abbiamo tra i pali... Per il resto, servirebbe accorciare il mercato, dire chi arriverà è azzardato ma fa parte del gioco. Faremo un'analisi dopo il primo settembre. Nel mercato ci sono anche gli agenti, ora, coi giocatori che alla prima esclusione chiedono di cambiare maglia. E' giusto accorciarlo, ma anche capire che questo gruppo, la Juventus, è - ha spiegato - difficilmente migliorabile, in quanto ci ha dato grandi soddisfazioni. Iniziamo una stagione senza la ciliegina ma dopo aver vinto Coppa Italia e Serie A. E' un gruppo molto molto forte. Ciclo alla fine? E' finito con l'addio di Conte ma in sei anni abbiamo dimostrato di essere un modello vincente e vogliamo continuare ad esserlo. Non prendiamo giocatori che la piazza vuol farci comprare, il nostro organico è molto valido e andiamo avanti con questo. Bentancur? E' sottovalutato dai più perché giovane, non ha un grande palmares, una grande campagna di stampa ma sta dimostrando di essere un talento e in questa stagione può trovare il suo spazio per farlo trovare un profilo alto. Accorciare il mercato? L'obiettivo può essere farlo chiudere quando inizia una delle leghe importanti. Tanti non si presentano agli allenamenti, c'è intolleranza da chi non gioca a restare con la propria casacca. Non è più il calcio delle bandiere, di chi resta decenni con una maglia ma - ha affermato - si rischia di assistere a spettacoli che poco hanno a che fare col calcio. L'operazione Neymar? Mi sembrava fosse una clausola sproporzionata ma se fosse stata di 300 o di 350, il PSG l'avrebbe preso. Fa parte del gioco, è un mercato in cui i valori si sono alzati verso l'alto anche di giocatori di qualità medie, proprio perché anche noi operatori non sappiamo quanto possa valore un giocatore finché qualcuno non lo cerca. Mercato più complicato? No, c'è questa chiusura lunga e - ha detto - durante c'è la voglia dei giocatori di cambiare maglia. In casa nostra, però, con il raduno è iniziata una nuova stagione che ha chiuso non solo una stagione condizionata dalle prestazioni dei nostri calciatori con la maglia della Juve ma anche con la casacca della rispettive nazionali. Questo ha portato ad un'intensa attività agonistica che meritava di giusto riposo. Nella scorsa stagione abbiamo raggiunto quota 57 gare ufficiali, escluse le nazioni. Si tratta di un logorìo che sicuramente si deve tener conto nella programmazione. L'obiettivo? Lottare in tutte e tre le competizioni. La squadra femminile? Ci siamo adeguati ai tempi, riconoscendo un movimento che in Italia sta diventando importante; abbiamo allestito questa squadra per essere competitivi sperando che i risultati ci diano ragione".