.

Lippi: "La Juventus è abituata a vincere, il Napoli ha l'entusiasmo"

di Marco Spadavecchia

Sulla panchina della Juve ha vinto tutto, con il Napoli si fatto notare dagli stessi bianconeri per le sue grandi doti di allenatore. Marcello Lippi conosce benissimo le realtà delle squadre che sabato si sfideranno allo Stadium per un pezzo di campionato. E ha sempre creduto nella rimonta dei bianconeri: "Ero tra quelli che in quelle settimane ammoniva: attenti perché la Juve non è spacciata, attenti perché torneranno a lottare per le prime posizioni, io li conosco bene - ha spiegato Lippi, intervistato da il Giornale -. Feci anche una battuta. Dissi: dopo 4 scudetti di fila, quelli della Juve hanno provato a dare un girone di vantaggio ai rivali ma nessuno è stato capace di approfittarne". Elogi anche per Massimiliano Allegri, toscano come lui: "Mai vista una squadra cambiare sistema di gioco in partita traendone sempre un bel vantaggio". Maurizio Sarri, invece, "è uno che non può non piacere e che ha sovvertito un luogo comune del calcio secondo cui ci vogliono 7-8 mesi per modificare le caratteristiche di una squadra. L'anno scorso il Napoli segnava tanto, 70 gol mi pare, ma ne incassava troppi, 40 circa come le squadre da retrocessione. In tre mesi Sarri ha eliminato i difetti e lucidato i pregi". Quale sia differenza tra Juventus e Napoli, il c.t. campione del mondo la spiega paragonando le due città: "A Torino c'è la cultura della vittoria unita al temperamento riservato del piemontese. A Napoli c'è il contagioso entusiasmo che scorre per le strade della città".


Altre notizie
PUBBLICITÀ