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La Stampa - Lippi: "Campionati da finire, ma niente playoff. Lazio da scudetto ma non è la squadra più penalizzata da interruzione, anche la Juve era in crescita"

di Redazione TuttoJuve

L'ex allenatore della Juventus, Marcello Lippi, ha rilasciato una lunga intevista ad Antonio Barillà per La Stampa. Ecco le sue considerazioni:

"Giovedì vertice decisivo Figc-Lega? Speriamo non facciano scherzi, c’è da aspettarsi di tutto. Non comprendo, sinceramente, remore così tenaci davanti alla garanzia del rispetto dei protocolli. I giorni più duri sono passati e all’ombra del virus dovremo abituarci, l’importante è seguire le norme per la tutela sanitaria: il calcio le ha stabilite, perciò è giusto che riparta.

Sull'ipotesi playoff: "Non piacciono a nessuno. Appartengono a tantissimi sport importanti, ma le categorie più alte del calcio sono disabituate. La mia speranza è che non si debba ricorrere a formule inedite e alternative, però finire i campionati è prioritario: interromperli definitivamente, assegnare verdetti in base a una classifica parziale, sarebbe assurdo sul piano economico e sportivo. Pensate ai sacrifici dei club che hanno investito sul mercato d’inverno per raggiungere i propri obiettivi o alla frustrazione di chi non potrebbe portare avanti un’annata fantastica, costretto a ripiegare sogni e ambizioni: l’esempio più evidente è la Lazio, in piena corsa scudetto".

Sulla Lazio: "I biancocelesti i più penalizzati in assoluto? La Lazio possiede qualità e compattezza, ha un ottimo portiere e difensori forti, il capocannoniere del campionato e un bravo allenatore:può competere legittimamente e prima dell’interruzione stava benissimo, però il suo slancio non era isolato. Anche la Juventus era in crescita, la bella vittoria sull’Inter lo ha dimostrato".

Sulla lotta Scudetto: "Per lo scudetto isfida tra Lazio e Juventus o l’Inter può ancora inserirsi? I nerazzurri hanno una partita in meno e se vincono il recupero balzano a -6 dalla vetta. A quel punto, i giochi possono riaprirsi perché Conte è bravissimo a trasmettere grinta e motivazioni: in un torneo lungo dodici giornate possono rivelarsi determinanti".

Sulle cinque sostituzioni: "C’è chi sostiene che le 5 sostituzioni favoriranno la Juve? Qualsiasi scelta si faccia, si trova da ridire. Certo, una rosa di alto livello darà un vantaggio, ma ribadisco che a fare la differenza sarà soprattutto il gioco: le squadre con una fisionomia precisa, al di là delle rotazioni, staranno meglio di quelle che si affidano ai muscoli e alla tecnica dei singoli".

Sulla Champions: "In La Champions non sono escluse partite secche ai quarti e una Final Four? La coppa giocata in pochi giorni sì sarà strana, ma dopo tre mesi di inattività in Europa, per chiudere la stagione in tempi brevi, qualche compromesso va accettato. L’Uefa ha fatto bene a privilegiare i campionati: comprendo lo stupore davanti a chiusure frettolose"-


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