La Marca: "Occasione Juve contro il Lecce. Quando hai David e Zhegrova in panchina..."
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come giudica la vittoria del Napoli con la Cremonese?
“È stata una partita seria e matura contro un avversario che sta facendo cose importanti e che ha messo in difficoltà tante big del nostro campionato. Il Napoli ha mostrato lo stesso piglio visto in Supercoppa, giocando una gara di grande intensità e pressione, trovando nel primo tempo le due reti che hanno poi permesso ai partenopei di gestire l’incontro nella ripresa, pur continuando a creare occasioni per arrotondare il risultato. In una giornata in cui Neres non ha replicato le meraviglie viste in Supercoppa, il vero trascinatore è stato Højlund, ma ci tengo a sottolineare anche l’ottima prova di Politano e, soprattutto, l’importanza del recupero di Lobotka a centrocampo. Il Napoli continua a evolversi, lo si vede dalla nuova catena di sinistra composta da Spinazzola ed Elmas e da quella di destra con un Politano a tutta fascia e Di Lorenzo inserito nei tre di difesa. È davvero impressionante la capacità di Conte di lavorare sui dettagli e di perfezionare dal punto di vista tattico la sua squadra”.
Quali altri aggettivi possiamo utilizzare per esaltare le prestazioni di Hojlund?
“Siamo qui, settimana dopo settimana, a celebrare le prestazioni di un ragazzo che in pochi mesi è riuscito a conquistare l’ambiente partenopeo, pur avendo l’ingrato compito di raccogliere l’eredità di un giocatore come Lukaku, che la scorsa stagione aveva chiuso con 14 gol e 12 assist. La crescita tattica di Højlund sotto la guida di Conte è stata impressionante: quando il Napoli riesce ad appoggiarsi sul suo centravanti, diventa una squadra praticamente inarrestabile. Nelle ultime tre partite il danese si è confrontato con marcatori diversi — De Winter, Heggem e Baschirotto — ma contro tutti è stato letteralmente straripante, a dimostrazione di quanto sia un attaccante completo e di quanto sia complicato per qualsiasi difesa riuscire a contenerlo”.
Cosa ne pensa dell’idea di scambio tra Castellanos e Lucca?
“È un’idea sicuramente interessante, anche perché Castellanos, in questa Lazio, non sembra essere la punta più congeniale al modo di giocare dei biancocelesti. Inoltre, da quanto filtra, la società continua a dare al giocatore una valutazione importante. Dall’altra parte c’è Lucca, un attaccante con caratteristiche rilevanti ma che, in questo Napoli, non è riuscito a esprimersi secondo le aspettative iniziali, anche perché nel frattempo è arrivato un certo Højlund che sta dimostrando di essere un centravanti fuori dal comune. Castellanos a Napoli porterebbe caratteristiche diverse rispetto alle punte attualmente a disposizione: è una punta mobile, capace di svariare su tutto il fronte offensivo e di giocare anche in coppia con uno tra Højlund e Lukaku. Discorso diverso, invece, per Lucca alla Lazio. Bisognerebbe capire quanto sia adatto al modulo di Sarri, che storicamente predilige un altro tipo di centravanti. Detto questo, una piazza come Roma potrebbe rappresentare l’ambiente ideale per un attaccante che ha bisogno di fiducia e continuità per dimostrare il proprio valore”.
Che voto darebbe al 2025 del Napoli?
“Un dieci e lode, visto che sono arrivati due titoli e soprattutto perché il Napoli ha proseguito con la stessa guida tecnica dopo lo scudetto, dando continuità al progetto. Quest’anno, nonostante le difficoltà legate agli infortuni, si trova a soli due punti dalla vetta e ha chiuso la stagione in crescendo, come dimostrano la vittoria della Supercoppa e le prestazioni offerte”.
A tal proposito Lazio-Napoli che partita sarà?
“È una sfida molto interessante, perché il Napoli affronta un avversario che, nonostante l’impossibilità di operare sul mercato estivo, sta disputando una stagione di buon livello. Dal punto di vista difensivo è una squadra che sta facendo cose importanti: è tra le meno battute del campionato e in casa ha perso una sola volta, nel derby. Sarri, pur tra diverse difficoltà, sta svolgendo un lavoro di grande valore. Anche di fronte agli infortuni è riuscito a trovare soluzioni alternative, e in questo senso è emblematico come sia riuscito a esaltare le qualità di Basic, un giocatore che alla Lazio non aveva ancora espresso appieno il suo potenziale, così come Cancellieri, altro profilo che sotto la guida di Sarri ha mostrato una crescita significativa”.
Come valuta la vittoria della Juventus con il Pisa?
“Era fondamentale per la Juventus chiudere l’anno con i tre punti e dare continuità alla striscia di vittorie iniziata a Bologna. Il Pisa ha fatto la sua partita, ma alla lunga è venuta fuori la qualità tecnica della Juventus, soprattutto grazie a chi è entrato dalla panchina. Quando nella seconda parte della gara puoi inserire giocatori del calibro di David e Zhegrova, è chiaro che parliamo di profili in grado di fare la differenza. In particolare, il kosovaro, se sta bene, ha le caratteristiche ideali per rompere i meccanismi di una squadra come il Pisa, che dal punto di vista difensivo aveva disputato una gara applicata e molto organizzata”.
Juventus-Lecce può rappresentare un’occasione importante per i bianconeri?
“Per la Juventus è un’occasione significativa, perché il Lecce in casa rappresenta, sulla carta, un turno favorevole. Un successo consentirebbe non solo di mettere pressione alle dirette concorrenti, ma soprattutto di proseguire il percorso di crescita avviato con Spalletti e di dare ulteriore fiducia a una squadra che, pur con una partita in più, si trova a ridosso di quelle formazioni che ad un certo punto della stagione sembravano inavvicinabili. Il mese di gennaio, in questo senso, può rivelarsi decisivo: la Juventus deve sfruttarlo per dare continuità e arrivare con il giusto slancio alla sfida di fine mese contro il Napoli”.