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Kulusevski: "Cristiano Ronaldo un grande amico alla Juve. Volevo scappare da Torino"

di Giuseppe Giannone

In una lettera scritta ai tifosi del Tottenham, sua attuale squadra, a "The Palyer's Tribune", Dejan Kulusevski, ala svedese ex Juventus parla del periodo difficile vissuto in bianconero: "So che la sensazione è di aver fallito alla Juventus. Beh, penso che sia una cosa strana da dire quando ho vinto due trofei, ho giocato entrambe le finali e ne ho decisa una con un gol e un assist contro la mia ex squadra, l'Atalanta.

Ma negli ultimi sei mesi è vero che ho passato un periodo difficile - continua Kulusevski - Erano sei mesi che non facevo una partita da titolare. Ti senti malissimo, perché hai dato la vita per giocare, allenandoti più duramente, e finisci per vedere nel tuo ruolo giocatori adattati. Onestamente mi sono sentito imbarazzato, persino inutile. Alcune persone cominciarono a dire che non ero abbastanza bravo, che ero troppo lento. E mi sono sentito colpito. È normale, umano. Quando inizi a crederci, quello è proprio il diavolo.

Sapevo che dovevo scappare. Un giorno chiesi al mio agente di trovarmi qualcosa perché era gennaio 2022 - conclude Kulusevski - pochi giorni prima della chiusura della finestra di mercato, e il tempo a nostra disposizione stava scadendo. Poi mi ha detto che il Tottenham era interessato e io ho solo chiesto quando sarebbe stato il prossimo volo.

Cristiano Ronaldo? Che ragazzo, che amico. Dopo l'allenamento tutti sarebbero stati al telefono, tap, tap tap, ma non lui. Si vedeva quanto lavorava duramente, quanto lo desiderava, anche se non aveva più nulla da dimostrare. 

Devo essere sincero, non sono mai stato il tipo che chiede favori ai compagni, ma ho chiesto a Cristiano di autografargli la maglia e l'ho regalata a mia madre. Cinque anni prima parlavamo di me che sarei tornato in Svezia, magari per trovare un lavoro normale. Ora stavo giocando con uno dei più grandi di tutti i tempi".