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Kean, parla il padre: "Spero che mio figlio torni in Italia il prima possibile. Alla Juve c'era un problema"

di Alessandra Stefanelli

Intervistato da Calcioinpillole.com, il padre di Moise Kean, Jean, ha parlato della carriera sportiva del figlio, ora all’Everton: “Quello che voglio io è che mio figlio torni a giocare in Italia il prima possibile. Qui è cresciuto, qui è diventato quello che è ora ed è giusto che ritorni nel suo Paese. Mi ricordo ancora quando da bambino lo accompagnavo da Asti a Torino, facendo avanti e indietro quasi tutti i giorni della settimana con il treno. Quest’estate quando si vociferava di un ritorno alla Juventus di Moise, io ero contentissimo e speravo ritornasse, ma alla fine hanno preferito un altro giocatore. Anche se so che non è finita qui, sono convinto che prima o poi lo rivedremo nel nostro campionato".

Su Raiola: “All’inizio della carriera di mio figlio, avevamo un bellissimo rapporto con Raiola, prendevamo insieme ogni tipo di decisione. Ora è tutto cambiato, lui ha rapporti solo con la madre di Moise e da quando ha compiuto 18 anni, mi hanno tagliato fuori".

Sulla Juventus: "La Juventus è stata la squadra che lo ha formato. Il ‘problema’ della Juve è che ha sempre troppi campioni e, da quando si è aggiunto anche Cristiano Ronaldo, gli spazi per Moise si sono ridotti notevolmente. Spero un giorno di poterlo rivedere a Torino".

Sull’Inter: “Si era parlato anche dell’Inter molto tempo fa e credo che fosse una destinazione a lui gradita. Quando Moise e gli altri suoi fratelli erano piccoli, li portai un pomeriggio ad un mercatino vicino Torino e gli comprai delle magliette da calcio. Dissi a loro di scegliere la squadra che preferivano di più e mentre gli altri fratelli presero le maglie della Juve, lui aveva scelto la maglia dell’Inter di Obafemi Martins".


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