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Kalulu, parla il fratello Aldo: "Vuole dimostrare al Milan che hanno sbagliato a lasciarlo andare. Juve? La telefonata di Thiago Motta è stata determinante"

di Marta Salmoiraghi

Aldo Kalulu, il fratello di Pierre difensore della Juventus, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della 'Gazzetta dello Sport' in cui ha commentato il trasferimento del fratello dal Milan avvenuto quest'estate. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:

"Ho chiesto a Pierre se gli sarebbe stato permesso di giocare contro il Milan, poiché a volte quando un giocatore è in prestito, il contratto impedisce di affrontare la squadra proprietaria del suo cartellino. Ero preoccupato che non gli sarebbe stato concesso, ma lui ha confermato che potrà farlo, e sono felice per questo. Vuole dimostrare al Milan di aver commesso un errore a lasciarlo andare.

All'inizio era triste perché non voleva lasciare il Milan e perché aveva capito che la società non lo voleva più. Ha parlato con Zlatan, con cui aveva anche giocato, ed era infastidito. Inoltre, il primo contatto è stato tra il Milan e la Juventus, poi i bianconeri hanno chiamato Pierre. È rimasto sorpreso, poiché il Milan gli ha spiegato che questa era una soluzione che gli avrebbe permesso di giocare di più. È rimasto deluso dal comportamento del Milan, dove è stato sempre trattato bene e dove ha firmato il suo primo contratto importante. 

Juventus - "Il telefono squilla e dall'altra parte c'è Thiago Motta. Questa chiamata è stata determinante. Gli ha detto che hanno bisogno di lui, che è un giocatore molto forte e che lo vuole lì nonostante i suoi precedenti infortuni. È stato l'inizio perfetto per questa storia. Quando la Juventus ti vuole, non puoi rifiutare. Pierre ha fatto bene al Milan, gli è piaciuta la squadra e la città, ma quando ti dicono che non ti vogliono più, devi andare. La storia con il Milan è chiusa. È in prestito, ma è difficile immaginare un futuro a Milano. Non si aspetta nulla dal Milan e il Milan non deve aspettarsi nulla da lui. È una storia finita."


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