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Juve, la Borsa punta sul rilancio di Tether

di Redazione TuttoJuve

Nuova fiammata per il titolo Juventus a Piazza Affari. Nella seduta che ha chiuso la settimana, il titolo bianconero ha registrato un’impennata del 7,25%, superando la soglia dei 2,8 euro per azione. Il mercato - si legge sulle pagine de Il Sole 24 Ore - scommette su un possibile rilancio di Tether, dopo l’offerta presentata esattamente sette giorni fa a Exor per la conquista del controllo del club.

Dalla chiusura di venerdì scorso – precedente alla proposta del colosso delle stablecoin, poi respinta – il titolo ha accumulato un progresso del 28%, arrivando ben oltre i 2,66 euro per azione messi sul tavolo da Tether. Un prezzo che equivale a una valutazione complessiva della Juventus di 1,1 miliardi di euro, mentre secondo fonti finanziarie Exor non prenderebbe in considerazione valutazioni inferiori ai 2 miliardi, oltre al valore emotivo legato alla proprietà storica della famiglia Agnelli. Non a caso John Elkann è intervenuto pubblicamente per chiudere la porta.

Tether, società con base legale in El Salvador ma con forte anima italiana – guidata dal CEO Paolo Ardoino e dal fondatore Giancarlo Devasini, entrambi tifosi juventini – aveva proposto 1,1 miliardi di euro per la quota in mano ad Exor, aggiungendo un ulteriore miliardo destinato al potenziamento della squadra. La risposta è stata immediata e categorica: la Juventus non è in vendita, né a Tether né ad altri soggetti.

Attualmente Tether possiede l’11,5% della società e siede in Consiglio di Amministrazione, mentre Exor mantiene il 65,4% del capitale. La proposta è arrivata in una fase delicata per la holding della famiglia Agnelli-Elkann, impegnata nella ridefinizione del proprio portafoglio in un contesto di profonda trasformazione del settore automotive. Exor, che controlla Ferrari ed è azionista principale di Stellantis, ha recentemente concordato la vendita della divisione autocarri Iveco a Tata, mantenendo invece la parte difesa confluita in Leonardo, mentre sono in corso colloqui con il gruppo greco Antenna per la cessione di Gedi.


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