Juve e Roma, senza mezze misure
Avrebbe potuto tornare ad abbracciare la sua Signora e guidarla, ma alla fine ha scelto Roma. Oggi sogna in grande: i giallorossi sono quarti in classifica, con quattro punti di vantaggio sui bianconeri. Lo scontro diretto rappresenta uno snodo cruciale per il cammino di entrambe le squadre. Lo riporta Corsport.
Luciano Spalletti ne è pienamente consapevole e definisce la sfida come «un esame di maturità, anzi di università». Parole forti, forse nella forma, ma non nella sostanza. La Juventus arriva rinvigorita dal successo contro il Bologna, una vittoria che ha restituito fiducia, energia e autostima. Ora, però, serve continuità per evitare l’altalena di risultati e trovare quella velocità di crociera necessaria a restare agganciati agli obiettivi stagionali.
«A Bologna abbiamo mostrato un miglioramento che deve diventare la base del nostro calcio – spiega Spalletti –. È stata una partita dura, ma ciò che fa la differenza è la capacità di mantenere certi standard nel tempo. Sono curioso di vedere se riusciremo a proporre questo livello di gioco contro chiunque. È la continuità che crea l’eccezionalità».
Il “Gasp-brand” e il modello Gasperini
L’esame assomiglia a una vera laurea perché dall’altra parte c’è Gian Piero Gasperini, considerato un punto di riferimento nel panorama calcistico. Spalletti non nasconde la stima reciproca: «Gasperini mi ha sempre incuriosito per il suo modo di pensare e praticare il calcio. Da uno come lui c’è sempre da imparare».
Juventus, intensità e sacrificio
Spalletti si aspetta conferme dopo la miglior prestazione stagionale contro il Bologna: «La bellezza nel calcio è relativa. Se per essere belli bisogna sembrare una vetrina, allora preferisco una squadra con gli abiti stropicciati ma pronta a fare ciò che serve: intensità, sacrificio, corse a perdifiato e talento».
Il tecnico sottolinea l’importanza dell’adattamento: «Le partite cambiano rapidamente e bisogna essere bravi a riconoscere le situazioni. Non esiste una formazione per le gare facili e una per quelle difficili: bisogna mettere tutto contro chiunque. Vince chi agisce prima, non chi reagisce».