Italia, Spalletti: "Sono sicuro che faremo la partita giusta proprio per dedicarla a chi ci vuole bene. Kean? Possibile che giochi"
Luciano Spalletti, ct della Nazionale italiana, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di domani in Nations League contro la Francia in programma a San Siro alle 20.45. Ecco le sue dichiarazioni riportate dai colleghi di TMW:
"Dobbiamo essere una squadra che fa vedere tante qualità senza chiacchierare molto e andando a giocare belle partite. Per giocare bene la partita bisogna avere molti calciatori che sanno interpretare, poi ormai funziona in questa maniera qui, bisogna saper intuire questi spazi che si vengono a creare. Gli spazi si modificano, bisogna giocare in spazi più stretti, serve avere più qualità. Quando vedo giocare il Real Madrid, il Manchester City, mi sembra che la loro dote migliore sia il fare bene ripetutamente le cose normali. Deve essere una normalità ripetuta bene all'infinita. Vedo anche la grande giocata del campione, ma alle grandi squadre vedo la cadenza delle cose fatte con normalità".
Domani la ventesima panchina con gli azzurri. Un bilancio?
"Non so qual è il mio bilancio, penso che si sia sbagliata una partita, quella con la Svizzera. Quella è la cosa a cui faccio riferimento, mi reputo responsabile di una sconfitta, per cui abbiamo cercato di fare cose differenti. Si tratta di una partita, le altre bene o male sono state partite come tante, poi non dimentichiamoci mai degli avversari che abbiamo davanti. Abbiamo affrontato squadre fortissime".
Italia-Francia è una partita che va oltre il calcio.
"Siamo un popolo di pionieri, in tutte le parti dove andiamo troviamo questo abbraccio degli italiani che tengono alle sorti della maglia della nazionale, ci deve rendere ancora più responsabili e forti. Alla Francia gli verrà facile tentare di vincere la partita, noi non dobbiamo fare riflessioni. Sono sicuro che andremo a fare la partita che dobbiamo fare, proprio per dedicarla a tutte quelle persone che ci vogliono bene".
Può essere la partita di Kean?
"È possibile che possa essere della partita, è uno bravo a tenere palla addosso, a fare la boa che poi aspetta il calciatore a sostegno".
Chi può essere il Sinner della nostra nazionale?
"È bene non fare mai paragoni, un calciatore che va oltre questa normalità di palleggio...Maldini mi dà l'impressione di avere il colpo facile, la sostanza di poter creare qualcosa di super facile ed esclusivo".
Cosa deve fare da ct per dimenticare la Svizzera?
"Quella sconfitta non me la fa dimenticare niente e nessuno, neanche una qualificazione al mondiale. Per certi versi fa bene anche portartela un po' dietro, bisogna ricordarsi che se non fai le cose per bene la sassata è sempre dietro l'angolo".