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Impallomeni: "Juve, ribadisco i dubbi sulla campagna acquisti. Motta sta facendo un mezzo miracolo"

di Alessandra Stefanelli

A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è arrivato il momento di Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore.

Quanta paura per Edoardo Bove:
"Ero davanti alla tv e mi stavo sentendo male perché mi ha sconvolto. Auguro a Bove una pronta guarigione e il pensiero va anche alla famiglia. E poi vorrei ricordare come è scattata Firenze dopo quanto accaduto, un esempio di civiltà, con le Istituzioni vicine al ragazzo e alla famiglia".

A chi dedica il primo pensiero di giornata?
"A Conte, perché sono 4 vittorie di corto muso in Serie A. Sono diverse, 12 punti ma potevano essere 8-9, non sempre meritava la vittoria. Il Napoli sta lì, quindi bravo Conte, ma che a fine partita dice che gli servono altri giocatori".

Più meriti del Lecce o demeriti della Juve nel pari di ieri?
"Il Lecce ha fatto una buona partita, la Juve aveva gli uomini contati. Troppi i pareggi, è vero, c'è qualcosa che manca, ma ribadisco che ho dei dubbi sulla campagna acquisti, credo che Motta stia facendo un mezzo miracolo così. Mancano all'appello i nuovi e là davanti c'è un buco clamoroso. Ieri è entrato Pugno, a cui auguro un futuro radioso, ma ci rendiamo conto come stiamo messi a questo punto della stagione? Poi si può mettere anche sotto processo Motta, ma non me la sento così...".

La Juve poteva vincere col Lecce?
"Non è che sono dalla parte di Motta ma di un allenatore che sta lavorando. Anche dalle parole di Perin emerga questo, è una squadra che non perde mai, mancano tanti giocatori ma si poteva vincere col Lecce, ma salvo il percorso faticoso di un allenatore che per me è capace, è di valore. Motta è bravo. Le difficoltà ci sono, ma vedo una squadra che ha personalità, che sa stare in campo, e questo è importante".


Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospite: Sandro Petrolati direttore San Camillo:" Se è stato un fatto occasionale Bove può ritornare a giocare. Ora sono importante gli esami per escludere patologie. Cataldi non doveva mettere le mani in bocca al calciatore manovra da non fare."
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