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Impallomeni a Tmw Radio: “Mi aspettavo un reazione dall’Italia, ma non…”

di Benedetta Demichelis

Stefano Impallomeni ha parlato a Tmw Radio nel corso della trasmissione Maracanà: 

Italia, vittoria contro la Francia. Se l'aspettava così?
"Mi aspettavo una reazione ma non così netta. Orgoglio, cuore, calcio più solido, fatto di riferimenti semplici. Spalletti è stato molto bravo, si è assunto la responsabilità dell'Europeo e dalle umiliazioni si possono trarre degli insegnamenti. Ha indovinato tutto, è stata un'Italia all'italiana e Spalletti è tornato Spalletti, molto lucido nelle scelte e nei tempismi. L'Italia si ritrova nella difesa a tre e forse è stato un messaggio anche della squadra nel tornare a fare le cose semplici. Spalletti voleva metterci più variazioni ma non ha funzionato. Ha ritrovato giocatori rinvigoriti, una Nazionale d'assalto. Certo è che la Francia ha agevolato il compito, confusionaria e presuntuosa".

Cambiaso ha usato la parola libertà, non solo tattica:
"Sono contento che sia rimasto Spalletti, perché così bravi ce ne sono pochi in giro. Non era semplice riprendere il gruppo, ha ammesso le sue colpe ma ora serve tenere sempre certa intensità e applicazione. Come si fa? Non dando troppe informazioni al gruppo e sollecitarlo in maniera esagerata. Spalletti ancora una volta ha dimostrato di essere intelligente e di essere il ct giusto di questa Nazionale".

Eccezionale Dimarco. Che anno può essere il suo?
"E' un calciatore dalle doti non comuni, ha personalità e ha raggiunto una maturità importante. Nell'Inter è un leader riconosciuto, in Nazionale non ha fatto prestazioni importanti, ma ora in generale dico piedi per terra. Serve concentrazione. Il segreto di questa Nazionale è che nessuno deve sentirsi sicuro del posto".

Quale il centrocampo titolare ora?
"Non so se Barella è più intoccabile. Dove lo metti ora? Ora vediamo con Israele, ma questa vittoria, al di là dei tre punti, ci serviva per tanti punti. E' un nuovo punto di partenza. Uno come Tonali ci è mancato tanto, Ricci ha giocato con personalità. Barella è formidabile, ma messa così l'Italia ha fatto bene. Tonali e Frattesi in questo contesto sono importanti. Questo Spalletti versione Bearzot può piacere. E' questa la nuova via da seguire, senza inventarsi un granché".


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