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Huijsen a Gazzetta: “Io volevo restare alla Juve ma dovevano fare cassa. Yildiz ama i colori bianconeri”

di Redazione TuttoJuve

Dean Huijsen a Gazzetta: "Sinceramente, io non sarei mai voluto andare via. Non è stata una mia scelta. Durante i primi giorni di preparazione alla Continassa, la dirigenza e Thiago Motta mi hanno detto che avevano bisogno di fare cassa con la mia cessione e che avrei dovuto trovare una soluzione. Il direttore sportivo. Non è stata una mia decisione, ma non ho rimpianti: ogni giorno sono più soddisfatto della mia avventura al Bournemouth. Mi manca il mio amico Kenan Yildiz. Parliamo spesso e lo sento molto contento alla Juventus, è innamorato dei tifosi bianconeri. Non faccio fatica a credergli. Kenan è diventato meritatamente il numero 10 di uno dei club più importanti del mondo e rappresenta bene lo stile Juve. Oltre a essere speciale nei dribbling, nei passaggi e nei tiri, è un gran lavoratore. Seguo la Juve, mi piace Conceiçao. Punta sempre i difensori e spesso li salta in dribbling. È uno che ti fa venire il mal di testa: quando lo guardo penso a quanto sia difficile da marcare. In Italia sono stato bene e nel calcio... mai dire mai. Ma adesso sto bene al Bournemouth

Sulla premier: "Tiago Pinto mi aveva già ingaggiato in prestito alla Roma lo scorso gennaio e in estate mi ha convinto a raggiungerlo qui spiegandomi il progetto ambizioso del Bournemouth. Tutto quello che mi ha detto a luglio si sta verificando. Non mi sono pentito, anzi… Sono sempre più felice al Bournemouth. E non sono stupito del nostro sesto posto in Premier, siamo una mina vagante. Abbiamo un ottimo allenatore come Andoni Iraola e tanti giocatori con potenzialità enormi: penso a Kluivert, Semenyo, Zabarnyi, Kerkez…Se sogno, io penso alla Champions. Ma vista la concorrenza, già qualificarsi per una delle Coppe europee sarebbe un risultato straordinario. Il prossimo anno mi piacerebbe andare in Europa e trovare Juve o Roma, che seguo sempre.

Allegri? «Mi viene in mente il soprannome che mi aveva dato: mi chiamava “mangia e dormi” perché la mia vita a Torino era allenarmi, mangiare e andare a letto. Sarò sempre grato ad Allegri, mi ha fatto debuttare con la Juventus in Serie A».


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