Giudice (Corsport): "La carta COVISOC-Chinè non avrà effetti per la Juve, autogol della difesa"
In un editoriale sul "Corriere dello Sport", Alessandro Giudice spiega perchè la carta Chinè-COVISOC non è rilevante ai fini del caso plusvalenze per la Juventus: "Forse i legali della Juve sospettavano (o speravano) che in tale comunicazione il procuratore Chiné avesse informato Gravina di possedere, già ad aprile, gli elementi nuovi che avrebbe poi ritenuto sufficienti per giustificare la riapertura del processo sportivo; a quel punto sarebbero stati legittimati a invocare la la violazione dei termini di riapertura del processo da parte della procura. Il problema è che la carta segreta altro non è che una relazione tecnica con cui Chiné informa Gravina sullo stato della giurisprudenza negli episodi di plusvalenze incrociate del passato (Chievo-Cesena e Perugia-Atalanta), e non produrrà dunque effetti rilevanti all’interno del processo.
Perché i difensori si sono lanciati in un attacco da cui sembra scaturire un autogol? Rivolgersi al Tar significa incrinare la clausola compromissoria, proprio nel mezzo di un procedimento e senza attendere la sentenza. Possiamo credere che non avessero ricevuto spiegazioni “fuori sacco” dagli organi federali che magari li scoraggiavano dal percorrere questa strada, rassicurandoli sull’irrilevanza del contenuto del documento? C’è da sperarlo, altrimenti non resterebbe che ipotizzare un tentativo di sollevare clamore mediatico gettando ombre sugli organi federali".