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Giovanni Kean: "A saperlo saremmo andati via prima dalla Juventus..."

di Alessandra Stefanelli

Giovanni Kean, fratello del centravanti viola Moise Kean, ha parlato a Radio FirenzeViola dell'attaccante: "Dopo la tripletta ci siamo sentiti e gli ho detto che era ora... (ride, ndr). Ero e sono molto contento per lui".

A Firenze cosa c'è di diverso?
"Sicuramente l'aspetto mentale fa tantissimo, ci sono persone che gli vogliono bene e che gli mettono tutto a disposizione. Il gruppo è fantastico, se lavori col sorriso ti viene tutto meglio. Anche la città lo fa stare bene, è calorosa. Questo vuol dire tanto".

Che rapporto ha con Palladino?
"Parla spesso col mister, si confrontano su tante cose. A Moise piace essere al centro del progetto. Hanno un buon rapporto".

Se l'aspettava così in alto nella classifica cannonieri?
"Lo conosco bene e so di cosa è capace, quindi sì. Sapevo che se avesse avuto spazio avrebbe potuto fare bene. La concorrenza con Retegui, a livello di campionato, non può che essere uno stimolo in più. Ma gli dico che non deve essere ossessionato dal gol. L'importante è che stia bene fisicamente".

Ha detto che lo hanno troppo sottovalutato a Torino.
"La Juve ha cresciuto mio fratello, ci ha aiutato tanto. Poi ha preso decisioni diverse, forse non lo vedevano all'altezza. Però, statistiche alla mano, Moise si è sempre fatto trovare pronto... E lo dico io che sono il fratello maggiore quindi se lo devo massacrare lo faccio (ride, ndr). Se sapevamo che dovevano andare così le cose, andavamo via prima".


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