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Gianluca Lapadula: "Un'onore aver vestito la maglia della Juve per otto anni. Del Piero il mio idolo"

di Alessandro Vignati

Intervistato da GianlucaDiMarzio.com, l'attaccante del Pescara Gianluca Lapadula ha parlato della sua esperienza alla Juventus. Otto stagioni da giovanissimo: "Mi chiamo Gianluca Lapadula, anzi mi chiamavano. Ora la gente mi conosce soprattutto per Il mio soprannome: Sir William Wallace. Chi è? Semplice, dai il personaggio di Braveheart. Se l’è inventato mio fratello,  poi mano mano si è diffuso: gli amici, la famiglia, il quartiere hanno iniziato tutti a chiamarmi così. Borgo Filadelfia? Sì, infatti sono cresciuto in mezzo a gente che parlava solo del Torino. Il ‘Fila’, quante volte l’ho sentito. Poi, però, mi ha chiamato la Juventus e ho fatto otto anni in bianconero. Che bello, ma soprattutto che gioia aver potuto indossare gli stessi colori del mio idolo: Alessandro Del Piero. Mia sorella che mi segue da quando sono andato via di casa a 15 anni e non si è persa , e non esagero,  una mia partita e mio fratello. Loro sono sempre con me, sia nei momenti belli che soprattutto in quelli brutti. Mi danno tanta forza. Teramo? Ci sentivamo a casa. Sia io che la mia famiglia avevamo un rapporto fantastico con tutti. E’ stata una grossa batosta, ma per tante questioni sono stato costretto ad andare via, stavo perdendo soldi e certezze. Pescara? Un’offerta che non potevo rifiutare, anche se Teramo la porto sempre nel cuore. Non ho sogni, preferisco chiamarli obiettivi e voglio far di tutto per realizzarli. Sono uno che non si accontenta mai. Voglio lottare e dare sempre il massimo, senza guardare al futuro. Ora penso solo alla prossima sfida contro l’Avellino e a fare gol”.