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Gazzetta - Vialli: "Juve club speciale, non ci chiedevano di giocare bene, solo il successo. Lippi il maestro. Allegri adattissimo a mentalità bianconera"

di Redazione TuttoJuve

L'ex attaccante della Juventus Gianluca Vialli, ha parlato degli tecnici bianconeri che stanno primeggiando nei più importanti campionati europei: "Cosa si mangia di speciale  a Torino? Esiste un ambiente di lavoro molto particolare, sei contagiato: un’atmosfera che serve nella vita e in panchina. La principale caratteristica alla Juve è la testa bassa. L’umiltà rispetto a quello che si vince, che è sempre tanto. Il club ti in­ segna l’importanza degli one­ri: ti mette nelle condizioni giuste per dimostrare quanto vali, ma poi tu devi dare il mas­simo. A quel punto vinci e ti go­di gli onori. Ma per poco per­ ché devi rivincere subito dopo. Ecco, il successo è spesso un sollievo più che una gioia. Il Dna te lo porti dietro: un grande allenatore deve essere lui stesso leader, ma deve crea­re altri leader che in campo ri­producono idee, valori, carat­ tere. Conte, Carrera, Zizou e anche io abbiamo avuto un grande maestro­ leader: Marcello Lippi ha la capacità di far­ si seguire e trascinare. Certo, al Barcellona predili­ gono l’estetica, la bellezza o anche solo il divertimento, mentre la Juventus è meravi­gliosamente pratica. Confesso che nei miei anni in biancone­ro non è mai entrato un diri­ gente a dirci: 'Mi raccomando, oggi giochiamo bene'. Più e più volte, la frase era: 'Mi rac­comando, oggi vinciamo. Differenze tra gli juventinizzati da calciatori come me, Conte, Carrera e Zizou e l'Allegri juventinizzato da allenatore? No, le vittorie sono il filo con­ duttore. Allegri è una piacevo­lissima conferma: ci si chiede­ va all’inizio se fosse adatto alla mentalità Juve, ora possiamo che è adattissimo".


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