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Gazzetta - Il problema è ritrovarsi per la Fiorentina e portare i suoi uomini di nuovo nella forma migliore in tempo per la madre di tutte le sfide con il Real

di Redazione TuttoJuve

Su Gazzetta dello Sport si parla della sfida di ieri tra Torino e Juventus: "Questo bel derby, corretto e pieno di emozioni e che contiene l’impresa, è stato rovinato dalla parte marcia del nostro calcio, quella che prima o poi si dovrà fermare, quella del tifo ultrà.

Vent’anni dopo, ecco che il cuore Toro riesce ad aver la meglio. E il fatto che succeda contro una Juve ammazza campionato e in semifinale di Champions è un’ulteriore soddisfazione. Se facciamo il conto delle occasioni, forse un pareggio sarebbe stato più giusto. Ma se analizziamo l’atteggiamento delle squadre e la qualità espressa, in rapporto alle forze in campo, è giusto che la banda Ventura abbia sfatato il tabù. Così la Juve non approfitta della caduta della Roma e del mezzo stop della Lazio e deve portare più in là la conquista aritmetica dello scudetto. Ma non è quello il problema. Il problema è ritrovarsi per la Fiorentina e portare i suoi uomini di nuovo nella forma migliore in tempo per la madre di tutte le sfide con il Real".

SUPER QUAGLIA Come a volte succede, è decisivo l’ex di tur- no, che approfitta delle inaspet- tate debolezze della difesa più

blindata del campionato. Una difesa da turnover, con Padoin e Ogbonna titolari. Non sono loro i colpevoli, lo è tutto il reparto. Un dato la dice lunga: per la pri- ma volta in questo campionato la Juve ha subito sette tiri nel primo round. Segno di spazi larghi e concentrazione annac- quata. Nel primo tempo il Tori- no ha giocato meglio, ha con- trastato la Juve con efficacia ed è stato più pericoloso. Eppure è stata la Juve a passare in van- taggio, grazie a una deliziosa punizione di Pirlo. L’architetto juventino si è portato a quota 27 reti su punizione diretta in serie A ed è a un solo gradino dal record di Sinisa Mihajlovic. Comunque, una punizione che poteva abbattere un toro, ma non il Toro. Che ha riagguanta- to la Juve allo scadere del primo tempo grazie a un’azione osti- nata di Quagliarella che ha su- perato Bonucci e ha servito die- tro l’accorrente Darmian. Dalla foga, l’esterno azzurro ha fallito

l’aggancio, ma allungandosi il pallone si è prodotto un auto as- sist che l’ha portato nel centro di un’area vuota, dove ha potu- to battere senza problemi Buf- fon, anche lui sorpreso. Bonuc- ci non ha chiuso, Ogbonna è ri- masto incollato a Maxi Lopez, Lichtsteiner era in ritardo. Ecco la grande distrazione collettiva. Poi all’alba del secondo round il super ex Quagliarella ha com- pletato la rimonta bruciando tutti sul cross di Darmian. Ma prima c’era stata un’altra preli- batezza di Pirlo (lui sì nota lieta bianconera) da fermo finita sul palo.

SVEGLIA TARDIVA Fino a quel momento il Torino lo meritava tutto il vantaggio. Anche la Ju- ve è umana. Un po’ di rilassatez- za ci sta se hai appena conqui- stato la semifinale di Cham- pions dopo tanti anni. E c’è an- che la sensazione che qualcuno debba ritrovare la forma. Vidal, per dirne uno: ha perso il duello

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LE DUE POSSIBILITÀ
DI VINCERE LO SCUDETTO GIÀ MERCOLEDÌ

q La Juventus già mercoledì ha di nuovo la possibilità di conquistare il titolo. Due le possibilità: 1) Vince con la Fiorentina e la Lazio non vince in casa con il Parma; con 15 punti ancora a disposizione non può più essere raggiunta dalla squadra di Pioli.

2) Pareggia, la Roma non vince e la Lazio perde. Le due squadre romane potrebbero al massimo raggiungere i bianconeri a quota 74 ma sarebbero entrambe in svantaggio nei confronti diretti. Tutte le altre combinazioni rinvierebbero invece il verdetto-scudetto.

con El Kaddouri. Spentissimo, si è un po’ ripreso solo nel for- cing finale. O Pereyra, per dirne un altro, che non ne ha azzecca- ta una ed è stato cancellato da Gazzi. Allegri aveva deciso di far riposare Barzagli, Chiellini e Tevez e ha scelto Matri-Morata coppia d’attacco. Meglio il pri- mo del secondo. Dopo lo svan- taggio, ha dovuto spendere Carlitos per Morata e Pepe per Pereyra per dare più incisività alla squadra. Il Toro che assapo- rava l’impresa si è tirato troppo indietro (anche se è riuscito a segnare ancora, ma l’arbitro ha annullato per giusto fuorigio- co) e così ha subìto parecchie occasioni. Decisivo Padelli su Vidal e Sturaro. Decisivi i pali sul tiro cross di Padoin e la zuc- cata di Matri. L’innesto nel fina- le di Llorente per Padoin è ser- vito a poco. La fortuna ha aiuta- to gli au 


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