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Gazzetta - Conte-Juve, finalmente

di Redazione TuttoJuve

Su Gazzetta: "Conte-Juve, finalmente". In bianconero ha scalato le gerarchie:  da riserva a capitano e poi allenatore. Sempre  al massimo è sbagliato il punto di partenza. Si pensa e si dice che Antonio Conte sia un tifoso della Juve. Come Maldini del Milan o Totti della Roma. A prima vista è così, ma bisogna guardare in controluce per cogliere le sfumature e quindi la verità. Conte e la Juve non potevano non incontrarsi: erano fatti l’uno per l’altra e magari lo sono ancora, ma forse non lo sanno o preferiscono nasconderselo. Conte disse che non avrebbe avuto problemi a sedersi su qualunque altra panchina. Il 29 marzo 2013, alla vigilia di una trasferta a San Siro contro l’Inter, il tecnico fu chiaro: «Sono l’allenatore della Juve e il suo primo tifoso, ma il giorno in cui dovessi lavorare per l’Inter, come per il Milan o la Roma o la Lazio, ne diventerei allo stesso modo il primo tifoso e farei di tutto per vincere». È in pratica quello che ha detto ieri a proposito del Napoli ed è, soprattutto, la verità: non un modo di arruffianarsi la gente, ma il suo modo di pensare e vivere. Dovunque è andato, è sempre stato amato e il motivo è la totale immedesimazione. (...) Non dite, allora, che Antonio Conte è un tifoso della Juve. Gli fareste un torto, anche perché oggi tifa Napoli e domani chissà cosa darebbe per vincere. Quella con la Juve è semplicemente un’altra cosa. Un’altra storia. Un’altra dimensione.


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