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Gazzetta - Caso Mutu, Juve e Livorno "condannate" a pagare 21 milioni al Chelsea. Ora ricorso al Tas, bianconeri fiduciosi

di Redazione TuttoJuve

L'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport" anticipa una brutta notizia per la Juventus: nei giorni scorsi ai bianconeri e al Livorno è stata notificata la decisione della Dispute Resolution Chamber (la Camera di risoluzione delle vertenze) della Fifa che ha condannato i due club italiani a pagare al Chelsea, «in solido » (nel senso che devono dividersela tra loro), la somma di 17,7 milioni di euro (con gli interessi arriviamo a oltre 21 milioni) che in un primo momento la stessa Fifa aveva imposto a Mutu di pagare.
Come riportano nel loro lungo resoconto Maurizio Galdi e Filippo Di Chiara, Juventus e Livorno hanno 21 giorni di tempo dalla notifica per presentare ricorso al Tas (Tribunale arbitrale dello sport) di Losanna contando che nel frattempo gli interessi viaggiano a circa 2500 euro al giorno. Secondo la rosea, però, i due club sono ottimisti. La Juventus aveva già inserito nel proprio bilancio la somma, anche se era indicata tra i «bassi rischi» l’ipotesi di dover attingere al fondo accantonato. Gli avvocati stanno valutando la corposa documentazione fornita dalla Fifa ma si dicono "fiduciosi" dell’accoglimento del ricorso in quanto la vicenda sarebbe diversa da come è stata presentata dal Chelsea alla Fifa nel momento in cui dopo non essere riuscita a ottenere il pagamento dal calciatore ha deciso di rivolgersi ai club. 
"La Gazzetta dello Sport" ha ricostruito quindi tutta la vicenda: il primo agosto 2003 Adrian Mutu arrivò al Chelsea, alla corte di Roman Abramovic, dal Parma. Nella squadra londinese giocò di fatto una stagione, 20032004 appunto; a settembre 2004 venne sottoposto a un controllo  "interno" del club e trovato positivo alla cocaina. Non si trattava di violazione del codice Wada, tanto che la Federcalcio inglese gli inflisse solo sette mesi di stop e 20 mila sterline di ammenda. Però il Chelsea decise di rescindere il contratto: lo face il 29 ottobre. A quel punto, Mutu era praticamente svincolato e fino al 18 maggio 2005 non poteva giocare, ma nel frattempo la Juventus si fece avanti. L’allora direttore generale Luciano Moggi gli propose un contratto quinquennale, ma c’era un problema: il calciatore era extracomunitario e tutte le caselle bianconere erano "coperte". Per questo il calciatore «ufficialmente» venne tesserato dal Livorno e in seguito ceduto ai bianconeri che non poterono utilizzarlo se non l’ultima di campionato. Giocò 33 partite nella seconda stagione in bianconero (sette gol), ma a fine stagione (il 7 luglio 2006) fu ceduto alla Fiorentina. Proprio il passaggio di Mutu alla Juventus, sebbene attraverso il Livorno, è alla base della richiesta presentata dal Chelsea alla Fifa, ma i legali bianconeri si fanno forti del fatto che il Chelsea aveva rescisso il contratto col calciatore il 29 ottobre 2004, il contratto con la Juventus è del 12 gennaio 2005: tre mesi dopo. Spetterà al Tas di Losanna l’ultima parola.