Gasperini critica il calcio moderno: il caso Como, il portiere Butez e il “calcio all’indietro”
Gasperini critica il calcio moderno: il caso Como, il portiere Butez e il “calcio all’indietro”
Gian Piero Gasperini rilancia il dibattito sul calcio moderno e lo fa con parole destinate a far discutere. Il tecnico dell’Atalanta, stuzzicato sul tema, lancia il classico “sasso nel lago” – quello di Como – e ora si attendono risposte, sul campo o a voce.
«Del calcio di oggi non mi piace questo continuo ricorrere al portiere», attacca Gasperini. «Il Como contro l’Inter ha avuto per 51 volte il pallone tra i piedi di Butez. Questa roba non piace alla gente. Il calcio significa giocare in avanti, non all’indietro. Ma che possesso palla è questo?».
Per Gasperini il problema è chiaro: «La gente vuole vedere contrasti, dribbling e gioco offensivo. Così invece diventa calcetto, brutto da vedere. Quando vedo un portiere che tiene il pallone per 15-20 secondi mi dispiace. Il Como ha giocatori fantastici, preferisco vederla tra i piedi di loro».
Gasperini e i sistemi di gioco: non è uno scontro generazionale
Non si tratta di un conflitto tra generazioni, ma di una diversa visione del calcio. Paradossalmente, Gasperini è stato lui stesso un innovatore: ha modernizzato concetti antichi, portandoli dal “calcio in bianco e nero” a un gioco fatto di intensità, atletismo e pressing, ottenendo risultati di livello internazionale con l’Atalanta.
Il suo “calcio in avanti”, applicato anche alla Roma, è stato celebrato di recente da Luciano Spalletti:
«Il Gasp-brand è un marchio di fabbrica».
Oggi nessuno rinuncia ad attaccare: cambia però il sistema con cui si costruisce il gioco, soprattutto nel coinvolgimento del portiere. Lo riporta Gazzetta.