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Gascoigne: "Boniperti mi disse: 'Vai a Roma e poi ti prendo alla Juve'"

di Alessandra Stefanelli

Nel libro 'Harry Harris, Italia '90 Revisited - Le storie dei giocatori', Paul Gascoigne, attaccante inglese, racconta la sua esperienza in Italia, alla Lazio: "È stato il momento migliore della mia carriera. L'ho adorato dal momento in cui sono salito su quell'aereo. Volevo giocare la Coppa del Mondo, il sogno di ogni giocatore. Ma mi sembrava di andare in vacanza, giocavo a tennis, a ping-pong. Ne ho assaporato ogni minuto".

Gascoigne racconta anche di quando giocò a tennis fino all'una di notte prima della semifinale contro la Germania, facendo infuriare l'allora ct Bobby Robson: "Ero in campo e potevo sentire questa voce burbera che gridava 'Gazza, Gazza'. Ho pensato 'C****, adesso sono nei guai'. Il ct avrebbe bussato alla mia porta se avesse pensato che fosse troppo tardi per giocare a tennis. Avevo detto a Chris Waddle, mentre stavo con lui, che se avesse sentito bussare alla porta, sarebbe stato sicuramente Bobby Robson e gli avrebbe detto che dormivo. Lo fece e chiese: 'Gazza, dov'è?ì Chris rispose: 'Sta dormendo, capo'. 'Dormire, dormire? Mi è stato detto che ha giocato a tennis nelle ultime due ore!'".

L'indomani l'Inghilterra vennero eliminati ai rigori dalla Germania che poi, in finale, si sarebbe laureata campione battendo l'Argentina di Maradona. Gascoigne rivela poi che, prima di scendere in campo nella semifinale contro i tedeschi, lo fermò il presidente della Juve Giampiero Boniperti dicendogli: "Vai a Roma e poi ti prendo alla Juve".