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Fulvio Bianchi: "Dubbi sulla moviola in campo"

di Alessandro Vignati

Attraverso la propria rubrica su Repubblica.it, il giornalista del quotidiano romano Fulvio Bianchi, nella sua rubrica "Spy Calcio" ha analizzato la situazione del calcio italiano. Con delle novità: "La tecnologia può aiutare il gioco del calcio e la goal-line technology lo dimostra. Ma sento già parlare di moviola: facciamo attenzione, il gioco deve restare fluido". Il presidente dell'Associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi, è ottimista ma con moderazione sulla futura sperimentazione in Italia della tecnologia Video Assistant Referees (Var). "L'Italia ha dato l'ok per i test dalla prossima stagione -ha aggiunto il numero uno dell'Aia a margine di un incontro con i giornalisti a Roma- ma è chiaro che se vogliamo un arbitro bionico, un arbitro infallibile, non lo otterremo. Se vogliamo invece maggiore spettacolo, allora il discorso è diverso. A questo proposito, siamo stati apprezzati perché abbiamo ridotto la media dei fischi da 45 a 25 per partita. Ecco, dobbiamo mantenere il gioco fluido: quindi sì alla tecnologia, no alla moviola". In realtà, alune immagini saranno rallentate (da qui la moviola), altre a velocità normale. Al di là delle parole di circostanza c'è forte perplessità nel mondo arbitrale sull'avvento della Var: c'è il rischio, sostengono in molti, che i fatti controversi, e quindi le polemiche possano addirittura aumentare. E poi, quali casi verrebbero presi in considerazione? Non molti in realtà. Non i falli di mano, sì le testate (alla Zidane) e tutti gli interventi violenti (che ora sono puniti, quando va bene, solo dalla prova tv). Inoltre, potrebbe essere utile per stabilire se un fallo è stato commesso in area o fuori (Rizzoli sarebbe stato salvato in Champions). Su altre situazioni c'è il rischio di fare ancora più confusione. Si dovrà costruire un gabbiotto sul terreno di gioco dove starà l'arbitro preposto al video: sarà lui a segnalare gli episodi controversi al direttore di gara, oppure sarà lo stesso arbitro a chiedere chiarimenti al suo collega. Nessuno (né calciatori, né allenatori) potrà vedere le immagini o intervenire: e tantomeno si vedranno gli episodi scottanti sullo schermo dello stadio. Tutto resterà segreto, così come gli esperimenti della prossima stagione in serie A saranno virtuali, non si saprà nulla. Altro problema, non da poco: ora le partite durano già, coi recuperi, intorno ai 95-97 minuti. Quando durerebbero con la moviola? Quanti interventi si potranno chiamare in una gara? Non si sa, si aspetta i chiarimenti della Fifa e dei suoi organismi. Ma ogni volta il gioco potrebbe essere allungato di un paio di minuti (forse 1,5-2) e le partite quindi durebbero oltre 100 minuti, figuriamoci poi quelle coi supplementari. Le tv magari sarebbero contente, gli spettatori (magari al freddo) molto meno. E questa attesa che l'arbitro eca dal gabbiotto (riscaldato) e decida, crea solo ulteriori tensioni. Insomma, c'è scetticismo: alla fine, si pensa, la Var potrebbe essere utilizzata soltanto in pochissime occasioni. Tanto rumore per nulla? Possibile. Comunque, chi si aspetta una rivoluzione è fuori strada. E c'è anche chi sostiene che alla fine, fra un paio di stagioni, l'Ifab decide di non farne più nulla".


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