Fiorentina, Vanoli appeso a un filo. Paratici valuta l’ipotesi Thiago Motta

All’indomani dell’ennesima sconfitta – la decima nelle prime 17 giornate di campionato – in casa Fiorentina è tornata a regnare la confusione. Il roboante 5-1 rifilato all’Udinese la scorsa settimana appare sempre più come un episodio isolato all’interno di una stagione fin qui profondamente deludente per i viola.

La squadra gigliata occupa attualmente l’ultimo posto in classifica con appena 9 punti, a una sola giornata dalla chiusura del girone d’andata. Nonostante il ko contro il Parma, la dirigenza ha deciso di confermare, almeno per ora, la fiducia a mister Paolo Vanoli. La prossima sfida di campionato contro la Cremonese rappresenterà però l’ultima vera occasione per l’allenatore di dimostrare di avere le qualità necessarie per risollevare la Fiorentina da una situazione ormai drammatica.

In ogni caso, le decisioni definitive spetteranno al nuovo direttore dell’area tecnica, che con ogni probabilità sarà Fabio Paratici. L’ex dirigente della Juventus si troverà subito ad affrontare uno scenario complesso e dovrà scegliere una linea chiara: proseguire con Vanoli, esonerarlo per tentare un ritorno di Pioli oppure cambiare nuovamente guida tecnica, aprendo a soluzioni diverse.

Qualora Paratici optasse per un nuovo allenatore, le strade sarebbero sostanzialmente due. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la prima porta a un profilo esperto, un traghettatore fino al termine della stagione: in questo senso, il nome di Beppe Iachini resta in forte considerazione. La seconda ipotesi, invece, sarebbe quella di una rivoluzione più profonda, affidando la panchina a un tecnico con cui costruire un progetto a medio termine, a partire dalla salvezza. Attenzione, dunque, alle candidature di Paulo Sousa, già alla guida della Fiorentina tra il 2015 e il 2017, e di Thiago Motta, attualmente sotto contratto con la Juventus fino al 30 giugno 2027 per un impegno economico complessivo di circa 20 milioni di euro lordi.