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Federica Nargi a La Gazzetta: "Matri? Con me è stata dura, l'ho fatto tribolare per tre mesi"

di Redazione TuttoJuve
Fonte: di Francesco Velluzzi per "La Gazzetta dello Sport"
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Tre anni da velina. Un record per Federica Nargi e Costanza Caracciolo. È successo solo alla coppia Canalis-Corvaglia. Per Federica, fidanzata di Alessandro Matri, l’attaccante del momento, è questo il più grande successo: «La riconferma è la cosa che più mi rende felice. A "Striscia" devo tutto, è una scuola. Ho imparato a ballare nonostante i miei 13 anni di danza, cantare e a responsabilizzarmi. Stare lontana dalla famiglia è stato un sacrificio, ma mi sento una privilegiata».

Sta seguendo il Festival di Sanremo?
«Sì. L’ho sempre seguito. Amo cantare. Mi piacciono Eros e Renato Zero e ora anche il Liga, l’idolo di Ale».

Che suona la chitarra...
«Ha fatto un corso a Cagliari. Io canterò per lui e lui suonerà. E canteremo "Felicità"».

Come è iniziata con Matri?
«Io sono difficile. Mi ha corteggiata a lungo, a me piace. L’ho fatto tribolare per tre mesi. Ci conoscemmo in discoteca, poi lo rividi a Roma in un locale e la sera dopo in un altro. Un caso. Lo chiamavo con l’anonimo e impazziva, una sera chiamai da casa. Fu la fine (e ride, ndr). Poi cominciai a dargli il numero del cellulare, ma con le cifre sballate, doveva trovare quello giusto».

Da due anni, felici e vincenti. Come resistete?
«Vedendoci poco è come se fosse sempre il primo giorno, siamo una coppia normale».

Cosa le piace di Ale?
«É un bellissimo ragazzo, è umile, semplice e, soprattutto, molto educato».

Cosa non le piace?
«Le superstizioni dei calciatori. Lo chiamo cinque volte prima di una partita. Se va bene devo rifarlo ogni volta».

Vede le sue partite?
«Non ne perdo una».

Lui guarda «Striscia»?
«Se può sì e fa anche qualche commento».

Quante telefonate?
«Anche 10. E tanti sms».

Cucina per lui?
«Sì. La prima volta, a Milano, fu un dramma. Provai con la calamarata. Era salata, faceva fatica a mandarla giù. Ma non sono male. Soprattutto coi dolci. Lui è goloso, gli faccio il tiramisù e la crostata alla nutella».

Regali? È tirchio?
«Per niente. Ma a me piacciono le cose semplici: un fiore, un cioccolatino. Borse e scarpe preferisco scegliermele».

È geloso?
«Non lo dà a vedere».

Gli piacciono le altre?
«Quali altre (e fa una faccia, ndr)? Non sono ipocrita: gli occhi sono fatti per guardare».


A casa sua per chi tifano?
«Inter. Ma ora mio padre e mia madre seguono Ale. E papà Claudio, dopo ogni partita, gli manda un sms con la pagella».

Lei è già andata a Torino?
«Per Juve-Inter. Ora andrò di più, Ale ha preso casa».


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