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Fabrizio Bocca: "Bernardeschi, il fiorentino da 30 (anzi, 40...) milioni. Come aveva detto, l'Italia vince con il cuore"

di Alessandro Vignati

Attraverso Repubblica.it, il giornalista del quotidiano romano Fabrizio Bocca ha parlato dell'Italia Under 21. Con riferimenti alla Juventus: "Se non avesse battuto la Germania – un grande avversario – l’Under 21 si sarebbe fermata qui e sarebbe stata eliminata. Voglio dire che la fortuna c’entra fino a un certo punto, anche se la qualificazione è arrivata proprio nel momento in cui tutti si pensava che fosse finita. Bisogna ringraziare la Danimarca e Bernardeschi che ha fatto un gran gol. La maturità, abbastanza inaspettata, del giocatore della Fiorentina - "butteremo il cuore oltre l'ostacolo" aveva detto il giorno prima  - è la piacevole novità di una squadra che ha grande talento ma anche poca concretezza. Il ko con la Repubblica Ceca del resto lo dimostra. Di Biagio ha schierato Bernardeschi centravanti, o nella posizione che ormai chiamiamo abitualmente di “falso nueve”, al posto di Petagna e con Chiesa titolare. La mossa ha funzionato o almeno ha maturato quel gol di differenza contro una Germania che era meno assatanata delle due precedenti partite. Bernardeschi è un giocatore di classe e colpi raffinati, basta vedere quel gol (d'esterno sinistro sull'uscita del portiere) che ha segnato alla Germania. Non a caso è oggetto d'attenzione di molti club, soprattutto la Juventus che è a caccia dei migliori talenti in giro in Italia (Schick, Bernardeschi etc) e sarebbe disposta a investirci una trentina di milioni. Chissà se basteranno adesso... Per una volta ci ha detto abbastanza bene e filiamo un po’ più confortati nelle braccia della Spagna di Asensio e Deulofeu. La partita con la Repubblica Ceca aveva rovesciato un po’ tutta la situazione e portato un vento malevolo a soffiare sulla squadra: a cominciare dalle critiche a Di Biagio, che si trova tra le mani una bella squadra fatta tutta di titolari in serie A, per finire alle inevitabili punzecchiature a Donnarumma. Che non a caso dall’infausta partita precedente ha ripreso a volare basso e ripensare, di conseguenza, anche alle proprie strategie contrattuali. Insomma forse non è il caso di rischiare di bruciarsi troppo presto. L'Under è una bella nazionale o piuttosto è una squadra mediocre? Dov’è che abbiamo sbagliato? La critica è salita sull’otto volante giudicando solo i risultati? Può essere, ma è anche giusto che sia così. Il risultato è una delle pochissime certezze in un’attività che, fortunatamente, non è scienza esatta. L'Italia che ha battuto Germania e Danimarca non è la stessa che le ha prese giustamente dalla Repubblica Ceca. E comunque anche le critiche hanno la loro funzione. “Le critiche si prendono, fanno parte del nostro lavoro” ha detto Di Biagio che è uomo di mondo e adesso dovrà guidare la nazionale all’ appuntamento più difficile. Non è ancora tempo di bilanci: voliamo bassi anche noi, c’è da giocare".


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