Exor, Elkann investe in Trade Republic
Exor entra nel capitale di Trade Republic prendendo parte a un maxi round di finanziamento da 1,2 miliardi di euro che porta la valutazione della piattaforma tedesca di investimento a 12,5 miliardi di euro. L’operazione - si legge su Moneta - vede il rafforzamento della presenza di alcuni soci storici, tra cui Founders Fund, Sequoia, Accel, TCV e Thrive Capital, che hanno deciso di incrementare la propria esposizione nel gruppo fintech.
Il collocamento ha attirato anche nuovi investitori di primo piano a livello internazionale. Tra questi figurano Fidelity, Wellington, il fondo sovrano di Singapore GIC, Khosla Ventures e Lingotto Innovation, il veicolo di investimento della holding Exor. A completare il parterre degli ingressi anche Aglae, il family office europeo riconducibile alla famiglia Arnault.
Sia i fondi già presenti nell’azionariato sia i nuovi entranti hanno acquisito partecipazioni rilevando quote dai primi investitori, contribuendo così a fissare la valorizzazione complessiva della società a quota 12,5 miliardi di euro.
«Stiamo collaborando con Trade Republic perché riconosciamo che sta trasformando il modo in cui un’intera generazione di Europei pensa alle proprie finanze nel lungo periodo. Costruire un sistema di risparmio e investimento più solido in Europa è una delle sfide più rilevanti del nostro tempo e riteniamo che Trade Republic possegga le competenze e la visione necessarie per affrontarla con successo», commenta Morgan Samet, Managing Partner & Co-Head di Lingotto Innovation Strategy.
Nel corso degli ultimi anni la fintech tedesca ha raccolto oltre un miliardo di euro di capitale primario e nel 2023 ha ottenuto la licenza bancaria completa dalla Banca Centrale Europea. Nel 2025 la società ha inoltre avviato la localizzazione della propria offerta in diversi mercati chiave del continente, tra cui Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Austria, rafforzando così la propria presenza paneuropea.