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Dott.Vitali: "Vlahovic? Rischio recidiva molto alto, l'operazione riduce la possibilità di ricaduta"

di Giuseppe Giannone

Intervistato dal "Corriere dello Sport", il dottor Matteo Vitali, medico ortopedico specializzato in traumatologia sportiva, si sofferma sull'infortunio di Vlahovic, e sulle possibilità di intervento per garantire una buona guarigione: "Vlahovic? Il problema è che la lesione si colloca nella zona della giunzione muscolo-tendinea, quella più vulnerabile e che ci impiega più tempo a guarire. Il rischio è la recidiva, che è molto alto. 

A questo punto si possono prendere due strade: la prima è il trattamento conservativo, per cui il paziente non rientra prima di due-tre mesi, per farvi un esempio Lukaku. La seconda strada è l’intervento chirurgico, per cui non si accelerano i tempi di recupero ma si riducono i rischi di ricaduta. Anche con l’intervento, nel migliore dei casi, servono due mesi e mezzo o tre, come nel caso di De Bruyne, infortunato al bicipite femorale. La scelta viene fatta in base al numero di fibre lesionate. 

Operazione si o no? Meno si tocca un atleta, meglio è. L’intervento non è miracoloso ma ci sono lesioni per cui il rischio di ricaduta aumenta senza operazione".


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