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Di Lella a RBN: "Kean comprato a cifre improponibili, Paredes non è un leader"

di Rosa Doro
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Andrea Di Lella, intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera ha parlato di Moise Kean: "Sono d’accordo sia con chi critica Kean che con chi lo coccola. Per me è un giocatore comprato a cifre improponibili, con condizioni di riscatto che arrivano a 38 milioni di euro e per me è pura follia. Per di più, Kean è tornato con una pressione diversa rispetto a quella che aveva addosso quando è andato via perché, pur avendo fallito con l’Everton, con il PSG era riuscito a valorizzarsi con 16 goal segnati. Ma un conto è fare il gregario in una squadra con Mbappè, Di Maria, Neymar, e un conto è fare il calciatore vero in una squadra come la Juve. Mettiamoci pure che entra spesso in campo con un atteggiamento indolente, con conseguenti fischi da parte dei tifosi, e la frittata è fatta".

Su Paredes ha aggiunto: "Paredes con il Maccabi non mi è piaciuto, anche se con Salernitana e Benfica non aveva fatto male. Sospendo il giudizio su di lui. Sicuramente può fare tanti ruoli, ma non fa fare il salto di qualità alla Juve. Lo stimo ed è innegabile che conosca già le dinamiche del calcio italiano, ma la Juve non ha il gioco ben definito e Paredes non è quello giusto per darglielo perché fa ancora troppi passaggi laterali, invece di verticalizzare di più il gioco. Entrare in una squadra che ha già dei problemi non è facile, bisogna essere un vero leader per farlo caricandosi il suo peso sulle spalle ed è evidente che Paredes non lo sia perché per fare bene ha bisogno di avere intorno calciatori che funzionano già tra di loro. Tuttavia, è arrivato in bianconero perché voluto fortemente da Allegri e in più in prestito gratuito con condizioni economiche favorevoli alla Juve, per cui si tratta di un’operazione di mercato eccellente. Dobbiamo solo attendere che si ambienti di più".


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